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ADV e quelle promesse nella bolgia. Spinte, urla, caos fra sorrisi e body guard

‘Eccolo, eccolo’. Corse, spinte e body guard, il rodeo umano ondeggia al galoppo. E poi microfoni, pestoni, frasi volanti, foto, video, pigiapigia, colpi bassi della security, insulti ai cronisti: ‘Non …

Redazione VN

‘Eccolo, eccolo’. Corse, spinte e body guard, il rodeo umano ondeggia al galoppo. E poi microfoni, pestoni, frasi volanti, foto, video, pigiapigia, colpi bassi della security, insulti ai cronisti: ‘Non parlare con questi str.... Andrea!’. E la voce di Andrea da qualche parte si fa largo fra un calcio sullo stinco e una gomitata in gola, la sicurezza è tosta e pensa probabilmente di essere in un film: ‘Compreremo cinque giocatori!’, annuncia ADV. Quanti? Il popolo freme e si passa la primizia: ha detto cinque? No sei, sette. ‘Una squadra intera, ha detto che comprerà una squadra intera!’. Com’è tenera la notte qui a Moena.

Hurrà per il presidente del popolo, così carino a fare i selfie, firmare autografi, mostrarsi disponibile. E nel popolo Andrea Della Valle a sorpresa si immerge venerdì notte, dopo due mesi esatti di silenzio e un pomeriggio passato scientificamente lontano dai cronisti che gli chiedono un confronto normale, della serie domande e possibilmente risposte, innescando quella che sarà ricordata come la fantastica bolgia notturna di Moena.

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ADV entra finalmente in un bar, la security fa la voce e i bracci grossi contro alcuni cronisti. Il presidente ordina un caffè e alcuni tifosi _ magari gli stessi che accusano i cronisti di non fare le domande vere ai Della Valle _ si ritrovano faccia a faccia con il presidente. E parte il coro: ‘Della Valle/pagaci il caffè’. Evviva.

Angelo Giorgetti - La Nazione