«L’obiettivo resta l’Europa. Ce la faremo ... Rinforzi? Entro gennaio qualcosa arriverà. Ma questo è solo l’anno della rifondazione. Poi, d’estate, faremo due-tre colpi magici sul mercato per il vero salto di qualità. Come il Napoli».
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ADV: “Due innesti subito, a giugno colpi magici”
Il patron sul mercato e anche sulla Lega: “Spaccatura che non mi piace”
Rilancia, Andrea Della Valle. Pensa in grande al futuro: pare abbia dato disposizioni precise a Pradè e Macia, che a loro volta gli avrebbero assicurato di avere già avviato contatti segreti per la Fiorentina 2013-2014. Ma il punto con il Napoli gli ha ridato speranza: vuole che in questa stagione venga raggiunta almeno la qualificazione per l’Europa League. E fa anche capire, il sempre entusiasta patron, che, oltre a Larrondo, metterà presto a disposizione di Montella un altro buon giocatore.
Il punto col Napoli è una conquista o un nuovo passo falso?
«Per come si era messa la partita, il pareggio ci può stare. Loro hanno Cavani, che è un fuoriclasse. Noi abbiamo Jovetic...
Ma la Fiorentina le è piaciuta o no?
«Sono convinto di aver visto una bella Fiorentina. Pareggiare con il Napoli è un segnale che fa tornare l’ottimismo. Di più: è un segnale forte dopo tre partite maledette...».
I tifosi gridano il nome di Lisandro Lopez: lei che cosa risponde?
«(Sorride) Ha parlato Pradè. Credo sia inavvicinabile per la cifra. A gennaio queste operazioni sono difficili. Non vi aspettate gradi cose ora. Sì, un paio d’innesti, probabilmente, ci saranno. Ma vi assicuro che stiamo preparando cose importanti per giugno. Il messaggio dato con l’ingaggio di Rossi credo possa significare qualcosa».
Perchè la Fiorentina continua a restar fuori dal consiglio di Lega?
«Non ne facciamo parte per mia scelta. In Lega c’è una spaccatura che non mi piace e dovremo rivedere qualcosa. Il fatto che Juventus, Roma, Inter e, appunto la Fiorentina, non siano dentro il consiglio dà un’immagine non bella del nostro calcio. Anche all’estero».
Questa scelta aventiniana non finirà per danneggiare la Fiorentina?
«Sono convinto che le partite si vincano e si perdano sul campo. Non nei corridoi milanesi...».
La Nazione
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