Apprezzato difensore, anche in maglia viola, prima, stimatissimo “talent” di Sky oggi.Daniele Adani ha seguito passo passo l’avventura della Fiorentina in Europa. Ora, aspetta con la curiosità che lo ha spinto a studiare il calcio la gara di domani.
stampa
Adani: “Fiorentina, segui Montella”
“Nessuno superiore a viola e Juve in Europa League”
Adani, i viola ripartono dall’1-1 dell’andata.
Un vantaggio?
«Piccolissimo, e la Fiorentina non deve commettere l’errore di pensare a quel risultato».
Deve giocare come sa, insomma.
«Esatto, e questo per un motivo molto semplice...».
Quale?
«La squadra di Montella è una delle poche in Italia che non si adatta alle caratteristiche dell’avversario, ma gioca sempre e comunque seguendo la propria filosofia. E’ la sua forza, e non deve snaturarsi. Mai».
Si aspetta una Juventus decisa ad aggredire fin da subito?
«La Fiorentina è nelle condizioni di non dipendere dalla Juve. In genere l’andamento delle partite lo decide la formazione di Conte, basta riguardarsi gli ultimi tre anni di campionato. I viola invece, sono in grado di non essere passivi. Possono pensare soltanto a se stessi».
Al posto di Montella giocherebbe col 3-5-1-1 con Ilicic alle spalle di Gomez o col 4-3-2-1 con lo sloveno e Cuadrado a supporto del tedesco?
«Non c’è un modo migliore per affrontare la Juventus dal punto di vista del modulo. All’andata la scelta di inserire tanti palleggiatori a centrocampo ha pagato, ma non è questo l’aspetto decisivo. L’importante è seguire le indicazioni che darà Montella».
Anche perché i risultati gli stanno dando ragione.
«Esatto. Ma anche per un altro motivo...».
Prego.
«I tre precedenti di questa stagione dimostrano che Vincenzo non soffre la Juventus. Il suo calcio può mettere in crisi i bianconeri».
In fatto di formazione la certezza, comunque, sembra essere la presenza di Ilicic e Gomez. Giusto così?
«Penso proprio di sì perché Ilicic con un punto di riferimento davanti che gli toglie pressione, permettendogli di partire da dietro si esalta. Le ultime partite lo hanno dimostrato».
E Cuadrado? Può essere l’uomo decisivo?
«Sempre. Spacca le partite come nessuno, e se matura sotto l’aspetto tattico e della
lettura della gara diventa un fuoriclasse assoluto».
Dall’altra parte tornerà Tevez. Come si limita?
«Da solo non lo marchi. E’ impossibile. Devi limitarlo come reparto, cercando di raddoppiarlo sempre e impedendo che riceva troppi palloni. Va marcato già prima
che entri in possesso di palla ».
Ultima domanda. Chi passa diventa la favorita per vincere l’Europa League?
«Sì. C’è qualche altra squadra forte rimasta nel tabellone ma nessuna superiore a chi esce vincitrice da questa sfida».
la Repubblica
© RIPRODUZIONE RISERVATA