Abbonamenti, la carica dei 15mila

Con Pizarro fanno dodici. Sono i volti nuovi della Fiorentina, arrivati a cambiare completamente volto alla squadra e, si spera, anche alla classifica. La premiata ditta Pradè-Macia si è data un gran da fare nell’allestire un organico competitivo da consegnare a Montella per l’anno della rinascita (il decimo, per inciso, dell’era Della Valle). Ma il primo risultato del loro lavoro è innanzi tutto un assist importante per tutta la società viola. Perché la florida campagna acquisti condotta fino a oggi non ha fatto altro che amplificare il clima di fiducia e rilancio che si è respirato fin dalla seconda metà del ritiro di Moena. Quando, oltre all’aria fresca delle Dolomiti, si è rivisto un Andrea Della Valle in versione trascinatore.

Un effetto a catena che si è riversato non solo sulle possibilità tecniche a disposizione dell’ Aeroplanino della fiorentina, ma anche sulla campagna abbonamenti. Reale indicatore dello stato della febbre viola che regna in città. In pratica, colpo dopo colpo, i dirigenti gigliati hanno saputo confermare le promesse della proprietà. E se in un primo momento, sui numeri degli abbonamenti, erano pesati i forti sconti sul rinnovo delle tessere, col passare dei giorni ci hanno pensato i vari Mati Fernandez, Borja Valero, Rodriguez, Viviano, Aquilani e Pizarro a spingere i tifosi verso i botteghini di casa Fiorentina. Tanto da spedire, in breve, la quota degli abbonati a un roseo 10.300.

Adesso che Pizarro è già stato presentato, e che il mercato potrebbe ulteriormente accendere le fantasie più sfrenate della tifoseria con l’arrivo di una punta, l’obiettivo di una quota abbonati superiore all’ultima stagione (13.077 le tessere vendute al termine della scorsa campagna) è diventato realtà. Esattamente come la squadra a disposizione di Montella. Intanto il primo traguardo dei 15.000 abbonati potrebbe essere raggiunto già prima dell’esordio in campionato contro l’Udinese, mentre complice la ricerca dell’attaccante.

Tommaso Loreto - La Nazione