Venuti/2: “La fascia un motivo di vanto. Il polso duro? Coi Primavera”

Dopo aver risposto alle domande dei giornalisti, Lorenzo Venuti si è fermato ai canali ufficiali della Fiorentina, per rispondere alle domande dei tifosi:

Obiettivi? Partirei dal basso, senza fare proclami. Quando parlavamo di Europa, ci siamo trovati a lottare per ben altro. L'anno scorso ho fatto un gol in Coppa Italia, ma con lo stadio vuoto. Mi piacerebbe segnare davanti ai tifosi, con un’esultanza sotto la curva. Quelli con cui ho il polso un po' più duro sono i Primavera, perché ci sono passato anche io. Cerco poi di essere un fratello per ognuno dei miei compagni. Ultimamente mi sono appassionato al padel, prima di giocare a calcio (dai 7 anni) praticavo nuoto. Admin social? E' una bella gatta da pelare, mi scrivono in molti chiedendo chi è l'admin e se sono io, ma io non lo so. Alla maglia viola tengo molto, per me è una seconda pelle. Cerco sempre di trasmettere il senso di appartenenza alla maglia e alla città. Tutti si trovano ad affrontare la fase di preparazione di una partita, in questo l'esperienza aiuta. Col tempo senti meno la tensione. Io non ho bisogno di grandi cose, basta un po' di silenzio e di concentrazione. La fascia di capitano che ho indossato per me è motivo di vanto, già lo è la maglia. Il primo tatuaggio? L'ho fatto a 18 anni, i miei genitori non lo sapevano. Persi un po' di sangue, e nel vederlo svenni per l'impressione. Social? E' un periodo che cerco di disintossicarmi, al mattino cerco di non controllarli. Quello che uso di più è Instagram. Non ho un coro preferito, adoro l'atmosfera in generale che mi è mancata moltissimo.