Prima l’identità, adesso la continuità: gli obiettivi della Fiorentina prima di pensare all’Europa

Una domenica galleggi fra l'anonimato e la depressione sportiva, l'altra ti ritrovi a ridosso della zona Europa in classifica. Il campionato di Serie A va un po' in linea con il rendimento della Fiorentina. Continui cambiamenti, vittorie con tanti gol e qualche scivolone imprevedibile. Poi però, alla fine, sei sempre lì. Alle porte della parte più interessante della graduatoria generale. Ma la squadra di Pioli può lottare per l'Europa?

"Non so dove potremo arrivare, so che la mia squadra può crescere e daremo tutto giorno dopo giorno" ha detto ieri il tecnico dopo la partita. Non ha voluto fissare obiettivi e nemmeno dire quale sarà l'obiettivo stagionale della squadra. Comprensibile, del resto l'ultima volta che se ne cominciò a parlare la Fiorentina perse in casa del Crotone e poi contro la Roma. Giusto andare coi piedi di piombo.

A meno di un mese dall'apertura del mercato di gennaio, il campo ha dato i suoi primi responsi. Poi a gennaio Pioli, come promesso pubblicamente, farà un primo bilancio al termine del girone di andata. E non ci sarà da stupirsi se nemmeno in quell'occasione parlerà di Europa o ribadirà il concetto che questo è un campionato transitorio per capire chi dell'attuale rosa potrà far parte del gruppo anche in futuro. La squadra sta cominciando a trovare la sua identità, poi servirà la continuità di risultati. Forse soltanto allora sarà il momento di guardare la classifica con più interesse. O forse no?

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