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Piatek, investimento rischioso? Ma con Kouamé fu uno show

I due con Genoa hanno dato spettacolo. L'ivoriano potrebbe spezzare il digiuno del polacco

Pier F. Montalbano

Che la Fiorentina cerchi un centravanti per la prossima stagione non è certo un mistero. Ma stavolta i viola non possono sbagliare il n° 9, dopo anni di "transizione" nella quale le scelte - per usare un eufemismo - non sono state propriamente azzeccatissime. Giovanni Simeone nelle due stagioni in viola (in particolare nella seconda) non ha giustificato l'esborso fatto dalla precedente proprietà, ma soprattutto nell'ultima annata i giocatori che si sono alternati al centro dell'attacco hanno faticato ad imporsi. Boateng dopo l'esordio col botto con il Napoli è andato via via spegnendosi e a gennaio ha salutato Firenze dopo soli cinque mesi, mentre Pedro ha ripreso l'aereo per il Brasile dopo una manciata di minuti giocati e tanti, troppi, punti interrogativi.

Gli altri

La speranza di vedere Dusan Vlahovic titolare e futuro centravanti viola si è invece spenta nel post-lockdown, dove Iachini lo ha spesso relegato in panchina. Il talento non basta: il Covid, la gomitata a Patric e le due giornate di squalifica, uno stato di forma precario gli hanno fatto perdere posizioni e certezze in vista della prossima stagione, e adesso ci si interroga se il prestito in una squadra che possa dargli continuità non sia la soluzione migliore per il serbo. Patrick Cutrone potrebbe invece restare, ma il suo acquisto diventerà definitivo se l'ex Milan nella prossima stagione giocherà almeno il 50% delle partite. La società viola tentenna, non tanto per l'impegno profuso in campo e i gol che assicura se viene servito come si deve, quanto di fronte ai 18 milioni da versare al Wolverhampton. Chi si è fatto largo nel finale di stagione è invece Christian Kouamé, che ha usufruito del periodo di stop per recuperare dall'infortunio al crociato ed esordire in maglia viola segnando un gol con la Spal e propiziando un'autorete con il Torino. E l'ex genoano potrebbe essere la spalla perfetta...

Proprio lui

Per chi? Ovviamente per Krzysztof Piątek. Parte dell'ascesa del polacco nei pochi mesi (e molti gol, 19 in 21 partite) con la maglia del Genoa è da ascrivere all'ivoriano, con il quale banchettava nelle difese avversarie con la maglia rossoblu. Ricostruire a Firenze questa coppia potrebbe essere il toccasana per Piątek, il quale nell'ultimo anno ha perso completamente il feeling con la porta e non è riuscito a riprendersi neanche dopo il passaggio a gennaio all'Herta Berlino. Dieci reti in totale nel '19/'20, quasi tutte su rigore, che alimentano dubbi sulle reali potenzialità del giocatore e su un investimento pesante, attorno ai 25 milioni. Un azzardo troppo grande? I due insieme sembravano imprendibili, con uno a liberare spazio e l'altro a perforare le difese avversarie con regolare continuità. Un rischio da prendere per il rilancio viola...

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