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Lazio-Fiorentina parte seconda: in un mese il mondo viola è cambiato

La partita di campionato contro la Lazio ha rappresentato la svolta in positivo per la Fiorentina. Vincere martedì all'Olimpico sarà complicato, anche perché i biancocelesti si vorranno "vendicare" del rigore assegnato grazie al Var un mese fa....

Stefano Niccoli

26 novembre-26 dicembre. In un mese in casa Fiorentina il mondo è cambiato. In positivo per fortuna. Secondo tanti opinionisti trenta giorni fa la squadra viola sarebbe dovuta essere la vittima sacrificale della Lazio. E invece no perché, grazie ad una partita coraggiosa, di qualità e personalità, i ragazzi di Stefano Pioli riuscirono a strappare allo scadere un punto d'oro. Si può dire che quella domenica pomeriggio ha rappresentato la svolta per la Fiorentina, capace poi di conquistare il bel pareggio di Napoli e le vittorie con Sassuolo, Cagliari e Sampdoria (quest'ultima in Coppa Italia). L'unico rammarico è stato lo 0-0 contro il Genoa, ma tant'è.

A Santo Stefano contro la Lazio in Tim Cup la Fiorentina proverà a fare nuovamente l'impresa, questa volta in modo completo visto che il pari non è ammesso. Certo non sarà facile, i primi mesi di stagione hanno mostrato che il gap tra le due formazioni esiste e come se non bastasse i biancocelesti hanno aumentato la qualità della rosa con il ritorno di Felipe Anderson, in gol contro il Crotone. Senza considerare che i capitolini vorranno vendicarsi del rigore assegnato ai gigliati grazie al Var in pieno recupero il 26 novembre. Un'episodio, questo, che fece imbestialire Simone Inzaghi e Igli Tare.

La Fiorentina, però, se la gioca. Da un mese ha trovato una sua fisionomia e certezze a livello tecnico-tattico e psicologico. Insomma: è diventata una squadra. Stefano Pioli ripete spesso questo concetto. Un eventuale passaggio del turno in Coppa Italia regalerebbe risvolti curiosi alla stagione e aumentarebbe l'autostima di Astori & c. in vista del match contro il Milan. Sognare non costa niente.

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