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Fiorentina: è finito il sogno? Forse la benzina

Il commento dopo una deludente prestazione della Fiorentina contro un volitivo Sassuolo

Saverio Pestuggia

E' finita la benzina, oppure la scintilla che si era accesa in tutto il gruppo dopo la scomparsa di Astori non genera più l'intensità di gioco di quella Fiorentina? Il pareggio con la Spal ha rotto l'incantesimo che si è definitivamente spezzato oggi con una brutta Fiorentina che ha perso contro un Sassuolo che non era certo irresistibile (in attacco) come la Lazio che abbiamo visto al Franchi. E adesso con un punto nelle ultime tre partite la rincorsa verso un'insperata Europa diventa maledettamente complicata.

Ma qual'è il vero valore della rosa che ha in mano Pioli? Forse come sempre la verità sta nel mezzo: non bella come quella tornata in pompa magna da Roma, ma neanche decisamente mediocre quella uscita male oggi a Reggio Emilia. Certo che qualche giocatore non riesce proprio ad avere un ruolo, ed anche un peso specifico, che possano farli confermare in una squadra che vuole, e deve, tornare a giocarsi l'Europa (LEGGI LE PAROLE DI ANDREA DELLA VALLE). Oggi sono andati tutti male, perfino Chiesa e Veretout hanno giocato a scartamento ridotto e anche Milenkovic ha commesso errori banali in fase di appoggio. Ma stiamo parlando di chi ha tirato la carretta, e anche bene, per tutta la stagione e di un giovane che è entrato da subito come un gladiatore e non aveva mai fallito un colpo.

Difficile capire come potranno essere mantenuti a Firenze invece giocatori come Falcinelli, Dias, Olivera che anche oggi non hanno dato un apporto sufficiente. Per non parlare di Gaspar ricomparso misteriosamente al posto di Chiesa (ma a cosa porta questo cambio avrebbe detto Mario Ciuffi). Benassi continua a non convincere e alla lunga i 10 milioni pagati al Torino per un giovane che era stato messo un po' in disparte da Mihajlovic, forse sono da considerare decisamente troppi. E Dragowski? In qualche situazione oggi è stato bravo ma mi pare sempre troppo fermo sulle gambe e con la tendenza a mettersi a sedere (tiro di Matri finito di poco a lato) che è mortifera per un portiere e ad uscire sempre con molte incertezze.

Adesso rifiatiamo tutti 8 giorni prima dell'arrivo al Franchi di un Napoli che solo domani sera sapremo se avrà ancora speranze di fregiarsi di un titolo da troppo in bianconero o se lo scontro diretto di domani sera ce lo consegnerà arreso e mazziato.

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