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Cooling Break, è proprio necessario l’uso di bottigliette di plastica?

Una riflessione ecologica di un nostro lettore che vi invitiamo a leggere e condividere se siete d'accordo

Redazione VN

Il nostro lettore Duccio ci scrive invitandoci ad una riflessione interessante che condividiamo con tutti voi e speriamo anche con i dirigenti viola

Durante i “cooling breaks”, le brevi interruzioni concesse dall’arbitro per consentire agli atleti di rinfrescarsi, sono state impiegate numerose bottiglie in plastica, peraltro solo in parte svuotate dai calciatori in cerca di refrigerio. Il tutto ripreso con dovizia di dettagli dalle telecamere presenti. Alla luce dei noti problemi legati all’abuso di plastiche, ed in virtù del ruolo proattivo che lo sport deve rivestire nel veicolare comportamenti eticamente virtuosi, mi chiedo se non potremmo suggerire ai dirigenti della Fiorentina, e per riflesso alle altre società di calcio di primissima e prima fascia, il ricorso a pratiche più sostenibili, quali l’esclusivo utilizzo di borracce riciciclabili. Potremmo così contrastare, almeno in parte, l’inutile, proprio perché evitabilissimo, impiego di contenitori usa e getta e consequentemente promuovere, per imitazione, abitudini e stili di vita più consapevoli.

L'immagine che vi proponiamo si riferisce ai recenti campionato mondiali femminili ma è uno dei tanti break estivi durante le partite di calcio-