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Badelj, il precario insostituibile. Ma ora si decida ed esca allo scoperto: resta o va via?

Mancano cinque mesi alla scadenza del contratto che lo lega alla Fiorentina e Badelj non ha in diritto di tenere sotto scacco società, squadra e tecnico

Alessio Crociani

Si parte da un fatto. Incontrovertibile: questa Fiorentina non può fare a meno di Milan Badelj. Quando è stata obbligata a farlo i risultati sul piano del gioco sono stati disastrosi: Fiorentina-Inter 3-0, Fiorentina-Atalanta 1-1, Spal-Fiorentina 1-1 e Fiorentina-Chievo 1-0, tutte gare in cui Pioli ha dovuto fare a meno del centrocampista croato e che ci raccontano di una squadra in imbarazzo quando si è trattato di costruire un qualsiasi tipo di manovra che non preveda il lancio in avanti dalle retrovie alla viva il parroco. Certo, calcio champagne - con o senza Badelj - non ne abbiamo visto in questa stagione al Franchi, ma la differenza tra averlo in campo o meno si è sempre notata.

Premesse che fotografano bene l'essenzialità di un giocatore che, a cinque mesi dalla scadenza del contratto, non ha comunque il diritto di tenere sotto scacco la Fiorentina tentennando davanti alle scelte che dovrà prendere sul suo futuro. Sempre che non le abbia già prese e che la verità non sia già saltata fuori dalle parti di viale Manfredo Fanti. Magari Badelj ha già detto a Corvino & co. che lascerà Firenze a fine stagione e nonostante questo tutto tace per evitare ulteriori polemiche, ma se così fosse viene da interrogarsi sul motivo per cui non sia stato individuato un alter ego del croato già a gennaio. Considerazioni e ipotesi, anche perché è difficile andare oltre in questo momento.

Ad oggi restiamo all'intenzione che trapela dalla dirigenza di voler ancora provare a convincere Badelj a firmare il rinnovo e alle parole di due protagonisti coinvolti nella vicenda. Il diretto interessato, innanzitutto, che a inizio febbraio ha dichiarato che "esiste ancora la possibilità che resti alla Fiorentina anche in futuro", e di Corvino, "il calciatore ha molti dubbi, non sa se rinnovare con noi, ma in caso di addio andrà alla Roma secondo me". Dichiarazioni, quelle del direttore generale viola, datate 23 gennaio 2018. Sono cambiate le cose a distanza di più di un mese? Badelj ci dirà che è indeciso sul futuro anche il 29 giugno? Domande alle quali è arrivato il momento di dare una risposta. Definitiva.

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