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Zarate, il confusionario è diventato indispensabile. Con la Juve…

In questo momento della Fiorentina, si può rinunciare a uno come Zarate? Secondo noi no. E anche secondo i numeri

Simone Bargellini

L'uomo che crea il caos, definizione di Paulo Sousa, è diventato pressochè indispensabile per la Fiorentina. Parliamo naturalmente di Mauro Zarate, il funambolo arrivato nel mercato di gennaio non senza qualche punto interrogativo. Egoista nato e scostante da sempre, l'ex laziale è stato utilizzato soprattutto come arma a gara in corso, per massimizzare le sue qualità tecniche e atletiche contro avversari stanchi. Ma anche quando è stato impiegato dall'inizio Zarate ha risposto presente, vedi il match con l'Udinese e quello con il Verona, dove è andato entrambe le volte in gol.

Due delle ultime 6 reti della Fiorentina portano la firma di Maurito, in totale sono 3 centri in maglia viola, spalmati su 11 gettoni di presenza, ma per un minutaggio complessivo di neanche 400'. Insomma, la media minuti/gol è importante e soprattutto in una Fiorentina - quella degli ultimi tempi - priva dello smalto migliore e della pericolosità offensiva, il suo "caos" sembra essere una delle poche frecce all'arco di Sousa. Questo Zarate può stare fuori in questa Fiorentina?

E allora contro la Juve è probabile la sua conferma da titolare, magari al fianco di Kalinic e Ilicic, freschi del (mezzo) turno di riposo di mercoledì. Un attacco pesante per provare a fare di necessità virtù, vista l'assenza di Vecino e il conseguente arretramento di Borja Valero sulla linea di centrocampo, salvo sorprese di nome Tino Costa. Se il gioco di squadra latita, evviva l'individualismo di Zarate. O no?

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