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Vuturo a VN: “Ecco i motivi della protesta. Borja Valero non ha chiesto il rinnovo”

In esclusiva la voce dei tifosi dopo le contestazioni che hanno animato il difficile momento intorno alla Fiorentina

Federico Gennarelli

Ieri, a margine della presentazione della maglia per la stagione 2017/'18, è andata in scena la protesta da parte dei tifosi viola, partita dal Bar Marisa davanti allo stadio Artemio Franchi e culminata sotto la casa di Borja Valero, con il giocatore che si è affacciato e si è commosso per l'amore dei sostenitori. Violanews.com ha contattato in esclusiva lo storico esponente del tifo gigliato Pietro Vuturo, che ci ha spiegato le ragioni della contestazione e tutti i fatti che hanno portato a questa situazione:

Siete soddisfatti della partecipazione di ieri e della risposta della Curva?

"A mio avviso è andata molto bene, ho visto una bella presenza anche se è stata organizzata in un solo giorno. Più che altro c'è stata chiarezza e civiltà dispositiva. Personalmente sono riuscito a parlare con l'ingegner Salica - vicepresidente viola n.d.r. - che è una persona davvero squisita e ho compreso le sue ragioni, così come quelle di Antognoni. Il problema è che continua a non esserci nessun tipo di chiarezza, di progettualità da parte della Società. È stato tolto progressivamente l'entusiasmo a una città e, ancora peggio, mi spaventa che tutto questo sia nato dopo la riunione con Andrea Della Valle di tre anni fa da cui uscimmo in grande accordo: da allora giocatori e allenatori si sono tutti scontrati con la proprietà. Io fossi nella famiglia Della Valle qualche domanda me la farei... ".

Inoltre, le concomitanze con la presentazione delle nuove maglie ed il delicato caso Borja Valero non sono un caso...

"Il fatto di essere entrati in collisione con Borja Valero è una mossa sbagliatissima. Si sarebbe potuto tenere un altro anno a 400.000 euro e poi darlo via se proprio si doveva, ma non in questa maniera e non adesso. Anche l'idea di mettere quattro calcianti, con tutto il rispetto per i quartieri, alla presentazione è segno di grave ritardo dopo che noi tifosi abbiamo invocato a gran voce per quindici anni il ritorno di Antognoni in Società e la maggiore considerazione della città".

Cosa vi ha dato più fastidio degli ultimi avvenimenti?

"Sicuramente il distacco dalla città, ma non solo. Anche la continua ricerca delle plusvalenze e dell'autogestione. Non mi pare che qualcuno abbia mai chiesto lo scudetto. I Della Valle devono far sognare la città, quantomeno provarci. In terzo luogo, ricordiamoci che la Fiorentina c'è stata, c'è e ci sarà anche senza di loro e forse questo non lo hanno ben capito. Infine, è disgustoso questo continuo rimando a 'Gubbio' e alla minaccia di tornarci".

Il comunicato della cessione invece che effetto vi ha fatto?

"È poco chiaro, ambiguo, in conseguenza alle dichiarazioni di Cavalli e fuori tempo. I Della Valle sanno benissimo che non ci sono imprenditori fiorentini disposti a comprare la Società e vogliono far passare l'idea che senza di loro non si possa andare avanti. Non è un problema di schieramenti, perché è un comunicato che ha dato fastidio anche a chi è pro Della Valle".

Ieri avete visto Borja Valero, come stava?

"Sta male, lo abbiamo visto piangere. Mi infastidisce che ci sia gelosia nei suoi confronti: Borja ha giurato in tempi non sospetti che non ha mai, mai chiesto il rinnovo di contratto né ha mai parlato di soldi con la Fiorentina. Sua moglie era addolorata, il figlio alla Settignanese piangeva perché non voleva lasciare i suoi compagni. Discorso diverso per Kalinic: sono curioso di vedere come si comporterà ora Corvino, perché ha sempre detto che avrebbe aspettato che fossero i giocatori a chiedere la cessione. Ora il croato è stato chiaro... ".