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Volpecina a VN: “Napoli e Viola, poco importa per l’EL. Lunedì il mio derby del cuore”

Volpecina tra Napoli e Fiorentina in ottica Europa League e Serie A

Stefano Rossi

Deluse dall'Europa League, prossime avversarie in Serie A. Fiorentina e Napoli lunedì sera allo stadio Franchi si affronteranno. I viola inseguono il terzo posto, gli azzurri lo Scudetto. Per parlare del momento delle due squadre, Violanews.com ha contattato in esclusiva il doppio ex Giuseppe Volpecina.

Volpecina, a chi pesa di più l'eliminazione dall'Europa League? Napoli o Fiorentina?

"Sono sincero, in generale credo che pesi il giusto. Entrambe sono in lotta per le prime posizioni, la Fiorentina lotta per la Champions ed il Napoli per lo Scudetto quindi la delusione si può smaltire molto rapidamente a livello morale. Lunedì mi aspetto una gara spettacolare, entrambe le squadre esprimono bel calcio e cercano sempre di ottenere il massimo risultato. Forse il Napoli, in alcuni uomini, potrà essere più fresco visto che ieri Sarri ha fatto del turnover e Sousa no".

Sarà anche una sfida fra Higuain e Kalinic, imprendibili nel girone di andata ma adesso tornati umani... 

"Higuain è stanco, non è brillante dal punto di vista fisico nemmeno ieri sera. E' comunque incriticabile, da un momento ad un altro fa due gol e va tenuto sempre d'occhio per le difese. Kalinic è molto pericoloso, forte fisicamente e più abile del collega sulle palle alte. Nella mia carriera spesso ho dovuto marcare giocatori così e devo dire che uno come Higuain è maggiormente imprevedibile e difficile da tenere"

Per lei sarà un derby di famiglia visto che ha un figlio tifoso viola...

"E' vero (sorride ndr), mio figlio non è simpatizzante della Fiorentina ma un vero e proprio tifoso sfegatato. Devo ammettere che anche io sono rimasto legato alla piazza, ci sono stato molto bene ma logicamente nella sfida contro il Napoli tendo un po' più verso l'azzurro.

Mettiamola così: lunedì vince la Fiorentina ed il Napoli lo Scudetto...

"Subito, dove si firma (sorride ancora ndr)? L'importante è portare a casa il risultato durante la guerra e non vincere le singole battaglie. Entrambe le squadre lo devono ricordare"