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VN – La storia di Scuffia: “Fiorentina, sei stata sogno e rimpianto. Vi racconto la mia Primavera…”

Tommaso Scuffia, Instagram

L'ex portiere della Primavera Tommaso Scuffia racconta il suo percorso in viola

Vincenzo Pennisi

Era uno dei tanti buoni prodotti sfornati dalla Fiorentina Primavera, Tommaso Scuffia ha fatto parte dell’importante blocco di portieri insieme a Lezzerini e Seculin. Tommaso arriva nella Primavera Viola nel 2009, per poi essere aggregato nei ritiri estivi in Prima Squadra. Il percorso toscano di Scuffia dura circa un anno e mezzo, poi la carriera lo allontana un po’ dai riflettori e lo trascina in realtà meno popolari come Melfi, Catanzaro, Lecce e Ancona. Oggi, l’ex portiere della Fiorentina, ventinovenne, difende i pali del Roccella in Serie D, ma non senza pensare ancora ad una risalita: “Una speranza c’è sempre, anche se ormai alla mia età è difficile ribaltare la carriera”.

Tommaso, se chiudi gli occhi e pensi alla Fiorentina cosa ti torna in mente?

Tante belle cose, è stata la mia prima ed unica esperienza con giocatori di Serie A. Mi sono trovato catapultato in una bella realtà, non è una cosa che capita tutti i giorni. Arrivavo da Macerata, ritrovarsi dalla D alla A in un attimo è stata una cosa fantastica

Avevi legato con qualche giocatore in particolare?

Sicuramente nel gruppo dei portieri eravamo molto affiatati. Legai da subito con Seculin, ma anche con gli altri ragazzi aggregati dalla Primavera come Babacar e Agyei

Hai qualche rimpianto riguardo all’esperienza in viola?

Si, mi dispiace non aver dimostrato il mio valore. Giocavo poco in Primavera, eppure venivo quasi sempre aggregato in Prima squadra. Avrei voluto dimostrare di più giocando maggiormente

Negli ultimi anni la tua carriera è oscillata dalla C alla D. Speri ancora di risalire la china?

La speranza è sempre l’ultima a morire. Negli anni in cui giravo in C speravo di ricevere qualche chiamata dalla cadetteria, adesso ho 29 anni, sono in D e ormai è difficile raggiungere certi palcoscenici. Però dico sempre che fino a quando non smetterò un varco di speranza lo lascerò sempre aperto

Sei rimasto in contatto con qualche tuo ex compagno della Fiorentina?

Con la maggior parte dei compagni ci siamo scontrati in C, tranne con quelli come Seculin che sono rimasti nel giro di A e B. Con Agyei ci sentiamo spesso, così come con Babacar. Mi ha contattato un anno fa prima di andare al Lecce per chiedermi informazioni sulla città e la squadra visto che io ci ho giocato 4 anni fa

Avresti puntato qualche euro su qualcuno in particolare della “tua” Fiorentina?

Non avrei puntato su Bernardeschi, spesso veniva aggregato con noi, e dico che non avrei scommesso su di lui. Era un bel giocatore, ma faticava a prendere le decisioni giuste in campo. Qualche anno fa invece ci siamo incontrati in aereo, lui tornava da una trasferta con il Crotone e noi invece andavamo a giocare fuori con lo stesso volo. Parlandoci ho capito che era diventato un giocatore vero, era riuscito a cambiare il suo carattere. Adesso la carriera parla da sé. Invece avrei puntato su Iemmello e non mi sta deludendo

C’è un momento in particolare a cui ripensi spesso dei tempi in gigliato?

Non mi tolgo dalla testa la partita di Firenze con il Bayern, ero a bordocampo ed ogni volta che ci penso mi vengono i brividi. Un ricordo importante di campo invece è quello di un torneo vinto con la Primavera contro la Lazio dove giocai quasi tutte le partite.

I tifosi fiorentini dimostrano sempre attenzione e protezione nei confronti dei ragazzi delle giovanili. Come hai vissuto il rapporto con loro?

Leggevo spesso i loro commenti ed i loro pensieri, ricordo i loro apprezzamenti quando potevano entrare ad assistere agli allenamenti. Anche nei ritiri a Cortina capitava di incontrarne alcuni la sera, mi elogiavano. Avere un buon rapporto con i tifosi è la base per affrontare bene tutto

Che impressioni ti ha fatto la Fiorentina vista a Torino?

Per me la vittoria è stata meritata, il mister ha preparato bene la partita e si è visto. Poi come spesso accade ci si attacca ai rigori o cose simili, ma la Fiorentina ha fatto una grande partita, giocata con costanza è sempre in attacco

Che ricordo hai di Prandelli?

L'ho incontrato nel mio primo anno a Firenze, è una grande persona che riesce sempre a dare grande importanza ai giovani. Può far tornare la Fiorentina dove merita. Nel suo staff figurava il preparatore dei portieri Di Palma che per me è stato un grande punto di riferimento, mi ha dato consigli utili per la mia carriera

Come sta andando l'avventura al Roccella?

Non abbiamo iniziato benissimo la stagione con cinque sconfitte nelle prime cinque ma ultimamente ci siamo ripresi con 7 punti in 4 partite. Vogliamo salvarci e divertirci

A portarti a Firenze è stato Corvino...

È stato lui a volermi alla Fiorentina, anche se la sua idea era quella di mandarmi a giocare nelle leghe inferiori. Io risposi di no perchè volevo giocarmi le mie carte in Primavera. Se avessi accettato probabilmente avrei fatto un'altra carriera