Nel corso di A Pranzo col Pentasport sulle frequenze di Radio Bruno è intervenuto Emiliano Viviano, portiere della Sampdoria e grande tifoso viola oltre che ex numero 1 della Fiorentina. Sono passati tre anni da quando il giocatore venne investito del titolo di Magnifico Messere e la prima battuta è sul calcio storico: "A Firenze è sentito in modo particolare, quest'anno non potrò essere presente ma ho molti amici che giocano e che lo seguono".
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Viviano: “Ljajic? Uno dei migliori con cui ho giocato, spero torni. Rui? Fosse tornato sarei svenuto”
Il portiere della Sampdoria ha parlato a Radio Bruno, toccando tantissimi temi, parlando della Fiorentina ma anche della Nazionale, raccontando cosa si provi ad indossare la maglia viola
Il calciatore analizza poi il ritorno di Corvino: "Negli anni in cui ha lavorato a Firenze ha portato risultati incredibili con Prandelli e la società, è stato posto fine al mandato di Pradè con lui che conosce già Firenze. Corvino difficilmente pecca in quello che fa, è stata una scelta intelligente da parte della proprietà.
Si passa poi ad un pensiero sulla stagione appena conclusa: "In una squadra ci possono essere dissidi, Sousa ha iniziato bene al di sopra delle aspettative ed il calo è sembrato una ridimensione, ma i reali motivi li conoscono solo quelli che ci sono dentro: per sei mesi la Fiorentina ha giocato un calcio impressionante, quando giocarono contro noi a Genova fu una delle massime espressioni. La differenza di livello e mentalità con il Napoli e la Juventus però si è fatta sentire".
"Il portiere parla poi di un altro possibile ritorno, quello di Adem Ljajic: "E' un grandissimo giocatore, a volte è indolente ma lo sono anche io, è più l'immagine che passa: sarebbe un gran ritorno. Gli ho dato spesso consigli ma non ce n'era bisogno, ha la testa sulle spalle, è uno dei migliori giocatori con il quale io abbia giocato, l'anno nel quale ho giocato con lui a Firenze fu impressionante, poi alla Roma qualcosa non ha funzionato, spesso è anche la squadra che trascina il giocatore. Mi auguro che torni".
"Il calciatore si è poi soffermato sul possibile approdo di alcune glorie nella dirigenza viola: "Di Jorgensen ho sempre sentito parlare bene, lo ammiravo anche come calciatore. Su Rui Costa non sapevo niente, ve l'ho detto, non leggo i giornali (ride, ndr): era il mio idolo assoluto, se lo incontro svengo. Per quanto riguarda i fiorentini in società, bisogna vedere chi sono le persone".
"Una stagione positiva quella di Viviano, che non è stato convocato però da Conte: "In tanti hanno fatto bene: Marchetti, Sportiello, Consigli, l'allenatore sceglie e io la vivo così, non voglio mancare di rispetto a nessuno, ho fatto il massimo ma le scelte vanno accettate, non voglio mancare di rispetto".
"Anche Bernardeschi è stato autore di un'annata sopra le righe: "Dobbiamo capire le sue intenzioni, ognuno fa le sue scelte per la carriera, si vedeva che aveva qualità diverse. Adesso ha una bella opportunità ma credo che la Fiorentina possa garantirgli una vetrina importante, rappresentare Firenze non è poco".
"Cosa si prova a stare tra i pali con la Fiesole alle spalle? "Io la paura non l'ho conosciuta, vedevo negli occhi della gente la consapevolezza che ci avrei messo tutto il massimo possibile, gli errori si pagano ma non devi aver paura, non ho mai fatto polemica perchè quello era un sogno, già essere stato lì era il coronamento, questo mi impedisce di essere deluso, è un sogno fin da bambino, ho realizzato il sogno di tutti.
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