Le strade ribollono sotto una cappa di nubi grige, mentre pian piano le strade si affollano di mezzi e persone: dopo quattro sconfitte consecutive, c'è la possibilità di ritornare alla vittoria; c'è Fiorentina-Cesena. “Oggi se non si vince l'è un problema” - “Tra l'altro con tre punti tu faresti un discreto balzo in avanti, da settimo a quinto!”: ci avviciniamo al piazzale di fronte alla Fiesole e l'ambiente appare rilassato, con la gente che in tutta calma e senza fretta s'incammina verso i tornelli. “Madonna, oggi si sta larghi” - “Ma guarda alla fine ho visto meno gente altre volte”: di posti non ne mancano, e infatti notiamo subito che poco sopra il Fiorenza viene steso un grande vessillo con foto; il testo recita “Taddo vive!”. E il Taddo viene ricordato nuovamente con una corona di fiori sotto la Fiesole, posata da Borja in presenza dei familiari di Fabrizio, mentre sugli spalti gli amici dell'Alcool Campi applaudono commossi.
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Vista dalla Fiesole: “Vincere: si-può-fare!”
Finalmente la Viola torna alla vittoria: la curva acclama i suoi beniamini che riconquistano così il quinto posto
Narciso canta con la Fiesole sciarpa alla mano: si può iniziare, “Vediamo di non far bischerate eh..!”. Nelle prime battute il Cesena sembra leggere bene il nostro gioco mettendoci in difficoltà con qualche ripartenza (“Ovvai, si ricomincia da dove s'era finito...”), poi la musica cambia: Ilicic calcia a botta sicura, ma Perico salva sulla linea; “Madonna ragazzi, a noi prima o poi ci daranno un premio per lo s***o!”. “Che sassata!”: Vargas da punizione impegna severamente Agliardi, mentre parte della curva aveva già gridato al gol. “Vai Salahdino!” - “Madonna oh, ma che è possibile??”: stavolta è l'egiziano a farsi bloccare sulla linea una conclusione sicuramente a rete. I nostri continuano a spingere, ma il Cesena continua a resistere: “Sta' a vedere che si fa come con l'Hellas, tanto fumo e poi si piglia in tasca!” - “Bisogna segnare in qualche modo!”. “Ovvai, vediamo se si sbaglia anche questo”: calcio di rigore conquistato da Borja ma, data la tradizione negativa di quest'anno, lo scetticismo è alle stelle; “Ormai sono troppo abituato a vedere il portiere che para, se si sbaglia sono già pronto psicologicamente”. Sul dischetto va Ilicic (“Oioi ma proprio lui doveva andare?”) che con qualche brivido mette dentro alle spalle di Agliardi: “Essai stava per farsela parare” - “Eh ho capito, il portiere ha sfiorato, ma il tiro era troppo angolato!”. In curva si festeggia, ma Ilicic non è sazio:finta di sinistro su di un difensore (“Bada che numero!”), tiro di destro a incrociare e palla nuovamente in rete.
“S'è svegliato Josip” - “L'ha fatto bello di nulla vai”: i nostri adesso dominano, con Salah che va vicino al 3-0; “Porca miseria, a Salah manca solo il gol!”. Dopo un tiro in orbita da buona posizione di Tomovic (“Che piedi ragazzi!”), il primo tempo va in archivio sul 2-0: trascorriamo finalmente un sereno intervallo. La seconda frazione ha il medesimo copione, con la Viola che attacca alla ricerca di un altro gol: Salah impegna ancora Agliardi che mette in calcio d'angolo; “Questa l'era bella, ma l'egiziano oggi c'ha s***o”. “Oioioi, qui s'è rischiato grosso!”: Rodriguez mette di poco a lato, mentre la curva era già pronta a disperarsi per l'ennesimo gol subito in casa. Dopo un'altra azione pericolosa degli ospiti (“Maremma bona, che lo volete fermare questo Rodriguez??”), finalmente il gol che sembra chiudere le ostilità: cross di Kurtic per Gila, tocco del numero 9 gigliato e palla in rete; “Grande Gila!!” e la curva esulta a braccia alzate. “Aspetta aspetta, che tanto noi minimo un gol si deve prendere” e infatti il gol arriva: Rodriguez mette dentro dal vertice dell'area; “Che bocchi!” - “Porta inviolata mai eh” - “Poi se putacaso fanno il 3-2 si va nel pallone...”. Per fortuna sembra che non ci sia spazio per scenari catastrofici, poiché la partita sfila via senza troppi sussulti: il finale è una passerella di applausi al momento delle sostituzioni per Salah, Borja e Ilicic, mentre la Fiesole canta fantasticando l'Europa; “Oh Montella portaci a Varsavia!”.
Dopo quattro minuti di recupero (“Ma che c'era bisogno di ddarne così tanti??”), l'arbitro fischia tre volte e la Fiorentina salta in quinta posizione: “Bene bene, ora si deve ripartire anche in campionato”- “Oggi tutto perfetto, ora testa a Siviglia!”. Adesso, infatti, è finalmente arrivato il momento di dedicare anima e cuore alla semifinale di Europa League contro i Rojiblancos: “Io me la sto facendo sotto già adesso, pensa te..! Giovedì mi devo preparare due paia di mutande per ricambio!”. Infine la carovana gigliata scorre felice sui viali, sperando che anche l'Europa sorrida alla Viola e sognando nuovi traguardi, nuove emozioni: “Vincere: si-può-fare!”
ARTURO LEONCINI
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