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Vista dalla Fiesole: “Una goduria…da bagnarsi!”

Sotto la pioggia il Franchi impazzisce: rimonta al Milan in poco meno di 5 minuti!

Redazione VN

Cade la pioggia sulle auto incolonnate, mentre sirene vicine e distanti seguono il cammino verso Campo di Marte: è il giorno di Fiorentina-Milan. L'acquazzone che si abbatte sopra Firenze crea non pochi disagi: “Purtroppo ci fosse stato bel tempo sarebbe venuta più gente” - “Non a caso la tribuna coperta l'è piena”; riparati nel parterre di Fiesole scorgiamo oltre gli striscioni inzuppati quel poco che si vede del campo. Poi prendiamo coraggio e saliamo, bardati come palombari, sperando che la partita inizi il prima possibile. “Eccoli, eccoli”, parte l'inno e ricomincia la magia di sempre, con la Fiesole che canta ai suoi e sfotte gli avversari.

Si comincia e Ilicic ci fa subito sussultare: “Porca miseria quella l'era la sua mattonella!” - “Bello a giro dalla destra, ha sfiorato il palo!”. Poi sta al Milan, con Honda che spara addosso a Neto: “Grande Norberto!”. Dopodiché assistiamo all'equilibrio in campo, mentre la curva cerca di spingere i suoi: “Per ora è aperta, a momenti si stenta, in altri s'attacca” - “Gnamo che loro sono indecenti!”. Gilardino non rispetta le attese: “Pare un po' un paletto” - “Bah, per ora poca roba”. Passano i minuti e il gioco dei nostri va a diminuire sempre di più, come anche l'apporto generale dello stadio: “Bisogna cantare!” - “...prima di tutto bisognerebbe provare a giocarla questa partita!”. Finalmente ci risvegliamo da questo strano torpore grazie a una maledetta traversa colpita da Basanta: “Madonna che s***o!” - “Aspetta aspetta forse entra..!!”, ma la sfera non vuole saperne di varcare la linea di porta. “Questi gl'hanno sempre avuto più c**o che anima!” - “Via, ma lo vedete che fanno pena!”, ma nonostante ciò il punteggio rimane bloccato sullo 0-0. Nell'intervallo ci riduciamo a fissare spazientiti il terreno di gioco, mentre la pioggia incessante ci rende ancora più irrequieti: “Quando si ricomincia?” - “Bo, sono in ritardo tipo di dieci minuti...”; il pubblico comincia a fischiare chiedendo l'ingresso in campo delle squadre.

Alla fine si riparte: il desiderio è quello di gridare a squarciagola per un gol; “Madonna stare qui sotto la pioggia per una partita del genere...” - “E allora t'avevi a rimanere a casa!”. Ci andiamo vicini prima con Badelj e poi con Pasqual, ma niente da fare: “Kurtic ma che c***o fai?” e la frittata e fatta; Destro (“Un po' a c**o”) mette dentro e gela tutti. “Perdere così potrebbe scocciare” - “E ci credo, c'è Rosi non ci sta capendo una beata mazza”: la tensione sale; nessuno vuole perdere con il Milan e Russo sembra fare il gioco degli avversari fermandosi per un presunto infortunio. Appaiamo spenti, la manovra ristagna, nessuno pare in grado di risollevare questo match: “Tra pioggia, lavoro e questa partita non ne posso più” - “Gnamo ma si sta facendo ridere con della gente ancora più ridicola!”. È così: anche il buon Joaquin fa una via di mezzo tra un tiro e un cross e la gente mostra i primi segni di insofferenza; “Ma si può tirare una volta?? Possibilmente in maniera normale??”. Un tiraccio di Badelj ci fa capire che forse stasera non è proprio la serata adatta per imprese particolari: “Con questi l'è diec'anni che 'un si vince, ma io vorrei sapere...” - “Eh, mi sa che non ci si fa”. Joaquin corre e spinge sulla fascia, il suo cross arriva a Gonzalo che di testa riaccende uno stadio prima spento: “SEE! SEE! Andate a prendere la palla che si vince!”; bagnati da acqua e sudore esultiamo per un pareggio insperato.

Russo non ce la fa e si fa dare il cambio da Valeri: “O ma che c***o stanno facendo” - “Si deve giocare ehh!!”. Lo stadio è di nuovo una bolgia infernale, il pubblico non si tiene, in curva si accendono torce e fumogeni: siamo ancora in una sorta di trance da gol segnato quando Joaquin di testa ci rimanda tutti al manicomio; “NON CI CREDO! NON CI CREDO!”, e c'è gente distesa in pozze d'acqua e cartacce bagnate che urla in preda alla gioia.“Io ora svengo, non ce la fo mica!” - “Che colpo di testa, che goduria, che partita!!” - “Valeva la pena prendere tutta quest'acqua!”: “solo” un cospicuo recupero di 6 minuti posticipa l'esplosione di tutto lo stadio che fa festa sciarpe alla mano. “Devo dire la verità, io a un certo punto non ci credevo più” - “Vincere così è unico, grandi ragazzi!”: la gente defluisce e affolla le vie limitrofe allo stadio con clacson e bandiere, mentre la pioggia bagna tutti, ma a nessuno importa più molto; “Una goduria...da bagnarsi!”.

ARTURO LEONCINI