La nostra giornata di stadio e di tifo comincia alle sei del pomeriggio, quando ancora il piazzale davanti alla Fiesole è semivuoto: è finalmente arrivato il giorno di Fiorentina-Roma, gara attesissima da tutto il popolo viola. Tra qualche birra (di troppo) e panini con il wurstel, entriamo finalmente allo stadio dove ci accaparriamo i primi posti disponibili: “Io non capisco la gente che critica, quest'anno secondo me ci si leva anche qualche soddisfazione...” - “Speriamo di togliercela stasera!”. La curva si riempie e gli spazi cominciano a restringersi, cosicché anche i “birrai” fanno fatica a raggiungere i loro clienti: “Birraio!” - “Sta' bòno e pensa a questi giallozozzi!” - “Roma m***a!”. Il clima si smuove, come al solito, durante il riscaldamento, momento in cui si levano cori di sfottò e peculiari striscioni creati ad hoc: ”Vorrei ma non Porto” si dimostra un'insegna degna di nota. Viene il momento dell'inno, dell'orgoglio, del canto e dell'urlo: scendono in campo le squadre sotto lo sguardo passionale di tutto il Franchi; “Firenze! Firenze!” - “Gnamo Gnamo!”. Il minuto di silenzio per Carlo Azeglio Ciampi viene interrotto da cori beceri da parte dei tifosi romanisti.
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Vista dalla Fiesole: “Tick Tock…GOL!”
Nel finale di gara i Viola battono la Roma con un gol di Badelj: al Franchi e in curva si impazzisce di gioia dopo tanto tempo
Si parte: la Roma comincia forte e attacca a velocità doppia rispetto alla nostra, non vediamo “boccia”: “E si fa c****e” - “Porca miseria, gl'è cominciata da dieci minuti e c'è la gente che già si lamenta” - “Ma 'nfatti alcuni e' dovrebbero rimanere a casa a guardarla sui' divano, altro che stadio!”; c'è polemica. Roma pericolosa: palla al centro per Dzeko che di testa mette di poco fuori; “Meno male questo le sbaglia tutte” - “È andata di lusso...”. “Mamma mia come si subisce” - “Ora prima o poi si piglia, non c'è verso”: Dzeko ancora pericoloso in area, ma il tiro dell'attaccante giallorosso va soltanto sopra la traversa. Piano piano però riusciamo ad uscire dalla nostra metà campo e di conseguenza sale anche l'urlo del Franchi: Sanchez e Ilicic cercano di infiammare l'attacco viola con alcune azioni offensive; ”Forza gnamo che sono già cotti!!”. Un primo tempo tutto sommato abbastanza anonimo si chiude con un tiraccio di Salah sopra la traversa: seguono fischi e insulti, l'egiziano è odiatissimo; “Accident'alla m****a di to' ma'”.
Il primo tempo si chiude con un nulla di fatto: “Per ora...nì” - “Almeno non siamo sotto”. Dopo un paio di sigarette termina l'intervallo e il match riprende il suo corso: “Forza eh!” - “Bisogna cantare!!”. “Eccola questa è bòna...!” - “Vai!” - “NOO!”: grande incursione in area giallorossa con Milic che calcia dall'interno dell'area facendosi parare da Szczesny; “Questo Milic non è per nulla male”. La Fiorentina adesso gioca meglio, la curva capisce e alza i decibel: “Una curva bellissima (bellissima) / Una squadra fantastica (fantastica) / ...”; nel frattempo altra occasione per Kalinic che non riesce a concludere in mezzo all'area avversaria (“Peccato c***o”). Dopo una conclusione di Perotti parata da Tata in calcio d'angolo, Kalinic si mangia un altro gol schiacciando di testa in bocca all'estremo difensore giallorosso: “Maremma cane questa l'ha proprio sbagliata” - “Era tutto solo miseriaccia ladra”. Con l'ingresso in campo di Totti, la Roma torna a premere: il numero 10 romanista crea e Nainggolan spacca il palo destro della porta difesa da Tata; “Ecco qui s'è rischiato grosso” - “Mamma mia che c**o” - “Questa l'avevo vista dentro”. “Aspetta aspetta...!” - “Tira...!”: scorrono lentissimi gli attimi di quel pallone che viaggia verso il palo destro della porta giallorossa, tocca l'interno del montante, scuote la rete, e come un'onda il movimento si riversa in curva tra mani che si agitano freneticamente e volti rosso vivo in un boato che non ha pari; Badelj ha segnato, siamo avanti, e ciò a sette minuti dalla fine.
Lo stadio adesso è una bolgia infernale, tutti urlano, la massa travolge anche chi prima era scettico: “Saltellando insieme a te / Viola / Viola!” - “Dai reggiamo eh!”. Minuti finali e recupero sono momenti di sofferenza estrema, con la Roma che spinge alla disperata cercando il pareggio: rimpalli, carambole e campanili al limite e all'interno dell'area viola fanno sussultare tutto il popolo gigliato, quest'ultimo intento a cronometrare con cronometri, cellulari e orologi da polso; “Ma quanto manca??” - “Ha dato quattro minuti, ma sono stati fermi due, per cui vedrai che finisce a 6.30” - “Oppure 7?” - “Non lo so basta che non facciano i dementi e che non piglino gol adesso!”. Poi l'arbitro finalmente fischia e un boato segna la liberazione per una sofferenza che si stava prolungando per troppo tempo: “Bene sai! Quanto godo!” - “Era da troppo che non si vinceva in casa contro questi romani di m***a!”. La squadra saluta la curva e la Fiesole risponde con canti e balli, mentre la gente si avvia a casa con il sorriso sulle labbra tra clacson e caroselli: “Per una volta si gode noi!”- “Dice che il gol di Badelj era fuorigioco” - “Ma m'importa una sega a me!”; e Firenze torna a sognare.
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