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Vista dalla Fiesole: “Paulo due facce: bischero e genio”

Il pubblico del Franchi subisce un'altalena di emozioni al cardiopalma: da 0-2 a 2-2, ma il punto guadagnato è solo uno e il popolo viola è insoddisfatto

Redazione VN

Un sole gelido avvolge Firenze, mentre la città brulica nell'attesa del match della capolista: al Franchi infatti andrà in scena Fiorentina-Empoli. Se per le strade limitrofe allo stadio non troviamo grossi intoppi, i veri problemi li troviamo ai tornelli, dove lunghe code ci dividono dagli ingressi: “Accident'all'Isis!” - “Venvia, si sono svegliati ora con questa storia dei terroristi”. Venti minuti in fila e siamo dentro: inutile dire se i controlli fatti siano più o meno utili o se, soprattutto, legittimino il crearsi di code così lunghe; “Io son venuto per veder la Viola, per cui non rompetemi il c***o!”. All'interno del Franchi gli spalti sono gremiti e la gente è pronta per un bello spettacolo: “Speriamo di vincere, sarebbe una buona occasione” - “Quest'Empoli però non è così scarso...”. Le squadre entrano in campo tra cori e sciarpate, poi successivamente risuona la Marsigliese per solidarietà al popolo francese dopo gli attentati del 13 novembre scorso: il pubblico accompagna il momento con applausi scroscianti e sentiti.

L'arbitro fischia e finalmente si fa sul serio: “Forza eh!” - “Bisogna vincerla questa eh!”; ma l'avvio dei nostri è a dir poco deludente, con l'Empoli che dà l'impressione di poter entrare fin troppo facilmente nell'area di rigore viola. Saponara e Maccarone tagliano il nostro centrocampo in due, una parte della curva continua a cantare, ma l'altra bofonchia delusa dall'atteggiamento dei suoi: “Oh ma icché si fa?” - “Venvia Babacar è piantato, Rebic non ci capisce nulla” - “Ma perché s'è dovuto fare turnover, chi c***o se ne frega di' Basilea!”. La conseguenza più ovvia è che l'Empoli vada in vantaggio con Livaja, tra l'altro, come sapremo poco dopo, in fuorigioco: “Ma vedrai gli si lascia fare icché vogliano!” - “Viavia bisogna continuare a sostenerli!”; a dire il vero l'ambiente sembra abbastanza scosso dal gol subito, con volti che descrivono soltanto tanta frustrazione. I nostri sono sotto shock e subiamo gli attacchi empolesi senza reagire: “Vi dovete svegliare!” - “Babacar ma vai meno all'Otel vai!” - “Rebic sei una vergogna!”. Al peggio non c'è fine, e infatti gli ospiti trovano anche il gol del raddoppio ad opera di Buchel: a questo lo sconforto è seriamente vivo; se sull'1-0 era comunque pensabile una rimonta per i tre punti finali, adesso la situazione è decisamente sfavorevole. “Sousa li deve prendere a cignate negli spogliatoi!” - “Macché cignate e cignate, gl'è Sousa che gl'ha s******o completamente formazione!” - “Come si farà a buttare niccesso partite diggenere me lo devono spiegare!”: mentre il vernacolo prende piede sull'onda della rabbia, l'Empoli reclama un rigore su Saponara, la Fiorentina sta a guardare e “Rebic fa c****e”.

Arriva finalmente l'intervallo che pone fine ai peggiori 45 minuti di questa stagione: “Sì ma continuate a bagnallo dell'altro questo campo eh, c'è delle pozze che i' pallone rimane piantato!” - “Essai sarà i'male di' campo: questi gl'hanno pascolato come degli imbecilli”; tutti sono un fiume in piena, tutti tecnici e giardinieri di Coverciano, tutti “particolarmente i*******i”. Addirittura ci disperiamo del fatto che nessuno si stia scaldando, pensando che Sousa non abbia intenzione di cambiare nessuno: per fortuna ci sbagliamo ed entrano Kalinic e Bernardeschi al posto degli inguardabili Suarez e Rebic. “Via eh!” - “Tiriamo fuori le p***e!”: l'ambiente si ricarica spingendo per la rimonta, ma rischiamo pericolosamente di prendere lo 0-3 con un tiro di Zielinski su ennesimo errore in fase difensiva. Poi finalmente cominciamo a giocare, e la magnificenza di Nikola Kalinic si mostra in tutto il suo splendore: cross di Alonso, palla al centro, di testa, quasi da fermo, l'attaccante croato mette alle spalle del portiere; “Gnamo si pareggia!!” - “ViaVia!!”. È una liberazione che fa scattare una bolgia infernale a spingere le azioni offensive dei viola, con Bernardeschi che sembra comandato alla Playstation da ogni spettatore del Franchi. Distesi a terra urliamo tra mozziconi spenti e cartacce sporche: è ancora lui, Kalinic, che su assist di un ritrovato Babacar pareggia i conti; “Vieni carciofaio, ora ti si fa pure il terzo!” - “Madonna questo Kalinic, lo amo!”. Effettivamente abbiamo la sensazione che la partita a questo punto possa anche finire 4-2 in favore nostro, ma, purtroppo, tra le perdite di tempo empolesi e l'arbitraggio a dir poco incomprensibile di Banti, la partita scorre e il terzo gol non arriva.

Ultime chance nel finale: Babacar col destro tira una roba inguardabile (“Nemmen questa allora, che ciuco!”), poi Kalinic, alla Bati (paragone che secondo chi vi scrive a questo punto ci sta), da fermo colpisce una clamorosa traversa dall'interno dell'area (“Maremma che s***o!”) poi sulla ribattuta Alonso va nuovamente al tiro al lato con deviazione di un difensore (“Un po' di c**o no eh!”). Ancora gli ultimi tentativi disperati nel recupero: Kalinic manda fuori di testa, poi Vecino dalla distanza mette al sette, ma Skorupski si inventa la parata della domenica e si rimane sul 2-2 (“Guarda questo cosa si è inventato”). Triplice fischio e ci prendiamo un solo punto, anche se guadagnato sotto di due reti: mentre i tifosi dell'Empoli fanno festa nemmeno avessero vinto, abbattuti ce ne andiamo dagli spalti; “Questa andava vinta porca miseria, saresti salito a 30 punti...invece per presunzione siamo andati a prendere due gol nel primo tempo...vaiavaia” - “Ma poi che è possibile vedere ancora Babacar da solo come un cane in attacco? Non raccatta pallino!” - “Io non capisco come non si faccia a puntare tutto sul campionato, che c***o ce ne frega del Basilea o di quel che c***o è!”. Le discussioni continuano animosamente anche fuori dallo stadio: il rammarico è quello di aver perso la vetta, di aver buttato via una buona occasione per rimanere in vetta in funzione di un turnover sbilenco; “a 'sto giro Paulo genio e bischero allo stesso tempo!”.