Il cielo minaccia pioggia, ma la città si sposta tra le luci della notte con auto e motorini: arriva il Carpi a Firenze, incrocio importante per mantenere il terzo posto. Ad un’ora dall’inizio dell’incontro la presenza del popolo viola è insoddisfacente: “Bada come si sta larghi anche qui ai baracchini” – “Boia non c’è nemmen coda per pigliare da mangiare!” – “Io mi fiondo un bicchier di vino, ma che scherzi”. Con la porchetta in mano osserviamo l’esiguo flusso di tifosi dirigersi verso i tornelli: “Anche oggi c’è lo sciopero” – “A regola devan’ essere di mòrto i*******i”. Entriamo sugli spalti e di spazi ce n’è a quantità: “Birraio!” – “Madonna che tristezza, non c’è nessuno”.
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Vista dalla Fiesole: “Lasagna indigesta? Digestivo Zarate!”
Sotto la pioggia il Franchi esplode grazie alla fantastica prodezza dell'argentino: Fiorentina sempre terza!
Finalmente le squadre entrano in campo, anche stavolta senza bandiere e fumogeni a corredo: “Gl’è presa di stare mezz’ora sotto la curva, mah” – “Ciccio alla fine lo fanno per una giusta causa, c’hanno daspato metà Fiesole!”. Inizia l’incontro: “GOOL!” – “Bada che pallina gl’ha messo Ilicic!”; Borja ci porta subito in vantaggio, il match sembra già in discesa. “Oh ragazzi si sta viaggiando bene!” – “Bada Tello come va!”: l’ex Porto mette per Kalinic che però non riesce a concludere nello specchio. All’improvviso si scatena una bufera sul Franchi: “Ma che è neve?” – “No è polline!”; un forte vento fa volare di tutto sugli spalti, con la gente costretta a incappucciarsi per ripararsi da pezzi di carta e altri oggetti non ben identificati. Nella baraonda dovuta al tifone, Mancosu va vicino al pareggio: “Grande Tata!” – “Madonna che c**o che s’è avuto, vaia vaia..!”. Adesso comincia anche a piovere in maniera sostenuta: i più temerari rimangono sugli spalti, per chi invece ha paura di bagnarsi, c’è l’adesione incondizionata allo sciopero degli ultrà; “Io vo a protestare giù, bonacisi!” – “Bel tifoso tu sei sì!”. Segue una fase confusa sia in campo che sugli spalti: risalgono i capi ultrà sotto al diluvio, mentre la Fiorentina sembra aver smarrito la bussola; “Io ragazzi non mi posso più mòvere, m’entra l’acqua anche ‘nc**o!” – “Sotto l’acqua forza viola alè!”. Mentre la curva ricomincia timidamente a cantare, Lollo mette di testa fuori di poco: “Bada che gol ha sbagliato questo!” – “Meno male sai...”. Cominciano ad arrivare le prime notizie dai dispersi nel sotto-curva tramite cellulare: “Raccontami icché succede che qui vedo soltanto le spalle della gente” – “Calcio d’angolo battuto da Mati Fernandez, Gonzalo sulla palla, NOOO, ancora Tello…libera il Carpi”; ci s’improvvisa in radiocronache più o meno riuscite.
Il primo tempo va in archivio e la curva si sposta quasi in toto sotto le gradinate: alcuni rimangono sotto l’acqua nonostante tutto; “Tanto ormai bagnato per bagnato…”. Le squadre riscendono in campo in leggero ritardo: “Oh ma allora!” – “Che ci volete far stare dell’altro a prender l’acqua??”; finalmente ha inizio la ripresa. Mentre risalgono sugli spalti coloro che in precedenza erano andati a ripararsi, Mati butta alle ortiche una buona occasione dal limite: “Madonna che ciabattone” – “Che tiro di m***a”. Esce Tello tra gli applausi e comincia il Cervellera show: prima ammonizione per perdita di tempo a Tatarusanu (“Ma se altre volte s’è visto la gente stacci diec’ore a fare i rinvi!”), successivamente espulsione a Sousa dopo uno strano capannello in zona quarto uomo; “Buffone / Buffone!” – “Quest’arbitro ce l’ha mandato direttamente lo Zio Fester eh!”. Poi il karma sembra punirci: dopo i numerosi sfottò agli interisti sull’argomento “Lasagna”, arriva il gol dello stesso a ghiacciarci ben bene; “Tomovic-Tatarusanu schifo totale!!” – “Io l’avevo detto che questo Lasagna ci puniva anche a noi…”. Cominciano a frullarci in testa tutta una sequela di frasi in relazione a Lasagna, le stesse che giravano in rete dopo il pari con l’Inter: sale la rabbia; “Hai visto a non comprare un difensore decente, ci tocca questa c***o di tassa Tomovic accident’a ogni cosa!” – “Ragazzi siamo scoppiati, meno male s’è belle fatto 40 punti per salvarsi”. Dopo aver rischiato addirittura l’1-2 con Mbakogu e il solito Lasagna, dal parterre di tribuna Sousa ordina l’inserimento di Zarate e la Viola continua a provarci nonostante i catastrofismi: da punizione dal limite Mati sfiora l’incrocio (“Questa l’aveva messa bene!”), poi Belec rischia una clamorosa autorete su conclusione potente di Borja (“Madonna se la combinava..!”). Nel frattempo viene esposto uno striscione che contesta l'operato della società sul mercato: una parte del pubblico applaude.
“Ha dato cinque di recupero” – “Gnamo dai proviamoci!”: le speranze sono al lumicino e già ci prepariamo allo sfottò selvaggio su tutti i social; “Ma poi proprio Lasagna ce lo doveva fare?” – “Io non ho parole guarda”. Zarate, ancora tocco di Zarate, prova il tiro: “Questa l’è bona...!” – “Oddio..!”; passa quel classico secondo di silenzio che scoppia nel boato più selvaggio e siamo in orbita. “GOOOL-GOOOL-GOOOL”: facce deformate dalla gioia ci vengono incontro in preda a una gaudente sofferenza, volano schizzi d’acqua che si spargono in ogni dove insieme a mantelline pagate oro che si squarciano in aria in preda al delirio; Zarate ha segnato, ha segnato al 94esimo, niente Lasagna per cena, niente Lasagna indigesta, niente di niente. “Madonna quanto godo!” – “Torna a vedere la tua partita di m***a con il Chievo interista del c***o!”. Dopo poco è triplice fischio: con una fatica sovraumana la Fiorentina ce l’ha fatta, tornano i tre punti, il terzo posto per ora è salvo; “Non esultavo così dal 4-2 contro la Juve!” – “Dimmi te se si deve fare questi versi contro il Carpi”. In un’euforia contagiosa il popolo viola se ne torna a casa con il sorriso: “Lasagna indigesta? Digestivo Zarate!”.
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