news viola

Vista dalla Fiesole: “Rossi fenomeno, ma che brividi!”

La curva trema sul 2-1, ma i tre punti arrivano comunque (COMMENTA)

Redazione VN

Nel traffico fiorentino riusciamo per puro caso ad evitare la pioggia: è il posticipo domenicale; va in scena Fiorentina-Sampdoria. C’è tanta gente ma pochi posti: “Mi sa che ci toccherà beccarci le bandiere nel viso” si lamenta qualcuno. “Se s’avesse avuto 4 punti in più, a quest’ora si poteva lottare per lo scudo” sogna qualcun’altro. Riscaldamento, lettura delle formazioni e siamo quasi pronti: tra fumogeni e torce, alziamo le nostre sciarpe cantando insieme a Narciso.

Si parte e subito un sussulto: Borja Valero sfiora il vantaggio dopo due minuti; “Borja non è un goleador, queste le sbaglia” sentenzia un giovane tifoso. Due minuti più tardi è Rossi a calciare alto: “Si sta giocando bene!”. Mustafi trattiene Aquilani ed è calcio di rigore. Rossi parte, si ferma, calcia: rete. La curva si scatena cantando a squarciagola. Torcida e gran gioco viola: la Fiorentina sembra in totale controllo della gara, mentre i blucerchiati sono in balia dei nostri. Borja a Pepito, stop, mancino poetico sul secondo palo:2-0. “Ma che gol ha fatto questo??”; l’opera d’arte di Rossi provoca una valanga in Fiesole che ci sotterra. Adesso il più sembra fatto e la viola gioca sul velluto: in mezzo a complesse trame di passaggi, la curva canta per i propri idoli; “C’è solo Borja Valero!”-“I’ fenomeno..!”. Dopo molto possesso palla ma poche occasioni, termina il primo tempo: “Ovviamente siamo molto soddisfatti di come sta andando!” esclama un nostro coetaneo.

Risate e goliardia nell’intervallo: tra chi si prende un secondo per una sigaretta e chi si mangia un panino portato da casa, il quarto d’ora più odiato dagli appassionati di calcio se ne va in un baleno. Secondo tempo che ha inizio: cori anti-Juve e anti-Massimo Mauro costellano la ripresa. Nel frattempo la Fiorentina continua a giocare con la solita classe: Mati va al tiro, ma Da Costa mette in corner. “Dai ragazzi dobbiamo fare il 3-0!”; la curva spinge perché il match venga definitivamente chiuso. Dopo 70 minuti di dominio, la difesa comincia a mostrare qualche crepa: la manovra si rallenta leggermente e la stanchezza sembra affiorare. A un quarto d’ora dalla fine comincia il nostro nuovo calvario: Gabbiadini accorcia le distanze per la Samp; il gelo cala sul Franchi. Tornano in mente le partite con Cagliari e Parma, match dove la Fiorentina perse per strada 4 punti compiendo due clamorosi harakiri. Adesso ogni pallone è un’ansia al quadrato. “Perché bisogna sempre complicarsi la vita?”. Arriviamo al 44’ e Wszolek sfiora il secondo palo “difeso” da Neto: “Ma perché non si è nemmeno buttato?”; la gente trema alla sola idea di poter pareggiare una partita del genere. Siamo alle corde: 46’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Pozzi va vicinissimo al pari; “O Dio Santo!”, il pericolo è scampato.

E finalmente arriva il triplice fischio: “Vittoria meritata ma sofferta”-“E’ sempre un patire ma i tre punti si son presi” commentano allegramente due tifosi. Con un brivido nel finale i tifosi viola tornano a casa gioiosi, pronti ad affrontare con il sorriso il successivo lunedì di lavoro: il terzo posto non è un miraggio.

ARTURO LEONCINI

twitter @arturoleoncini