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Vista dalla Fiesole: “Come alla playstation”

Il pessimismo iniziale, l’entusiasmo dilagante e i cori della Curva

Redazione VN

Notte per l'ultimo treno d'Europa. Venti gelidi ed un cielo coperto accolgono i numerosi tifosi viola. Si respira un'aria strana poco fuori dalla Fiesole: l'ottimismo non regna sovrano, data anche la pessima prestazione di sabato scorso a Torino. “Speriamo che con l'Inter vada bene, siamo ancora molto amareggiati dal 2-0 contro la Juve. Settimana scorsa mi son quasi vergognato...” ci confessa un giovane tifoso viola davanti ai tornelli. Sotto le gradinate il popolo viola discute, quasi si altera: “Ora io mi chiedo come faccia l'Inter a essere davanti a noi in classifica! Ci scommetti che si gioca da Dio ma finisce 1-1?” esclama un tifoso con qualche primavera sulle spalle. Anche in curva non si riescono a trovare commenti positivi: “Io la vedo malissimo, un gol di sicuro ce lo fanno: ripartono in contropiede e festa finita. Per me sarà pareggio” sentenzia un teso studente universitario in piedi su un seggiolino. Appena arrivati sulle gradinate notiamo uno striscione che recita “Se in Europa vogliamo andare TUTTA la curva deve cantare!!!”, chiaro riferimento al fatto che la tifoseria “fiesolina” è divisa tra zone centrali e zone laterali. Ecco che i ragazzi scendono in campo per il riscaldamento: notiamo subito l'assenza di Toni e Roncaglia. Pasqual lascia un mazzo di fiori sotto la curva. C'è l'atmosfera caratteristica di quelle tiepide serate di tifo in cui la pressione è sentita, ma in fin dei conti ci si spera poco. Tra le altre cose canta Mondomarcio, ma in pochi se lo filano. Canta Narciso e tutta la curva è ai posti di combattimento con sciarpa tra le mani e voce in petto: il colpo d'occhio generale ci dà una carica particolare.

Parte l'incontro e cominciamo bene, anche se il copione iniziale sembra rispettare quello delle scorse giornate: Jovetic solo in aria spara addosso ad Handanovic. Si sente qualche mugugno: “Eccotelo Jojo, gl'ha belle' ricominciato dove aveva finito!”. Continua il gioco frizzante della Fiorentina e prima del quarto d'ora passiamo in vantaggio con Ljajic. Ci troviamo distesi a terra in mezzo a mozziconi di sigaretta e cartacce, ma la gioia è alle stelle e la felicità incalcolabile. La Fiesole adesso canta e spinge la squadra: Jojo torna al tiro, ma ancora centralmente con Handanovic che para di piede. “Come ci garberà tirare addosso al portiere!” dice qualcuno. Giochiamo ancora ottimamente e, dopo che Borja viene pescato in fuorigioco da buona posizione, vediamo a malapena la perla di Jovetic per colpa del bandierone del Fiorenza: 2-0, e nel visibilio generale finiamo addosso a vari sconosciuti che ci abbracciano come figli. “Roba da urlo, si stanno prendendo a pallonate”, “Altro che calcio, questo è un tiro al piccione”: questi i vari commenti durante l'intervallo. La Fiorentina sta annichilendo l'avversario, adesso sono in pochi ad essere pessimisti. C'è chi si lancia in azzardate scommesse: “Se finisce 5-0 vò nudo per i' centro!”.

Tempo di tornare con gli occhi al campo corredati di panino “Prosciuttella” e acqua in bicchiere: una Fiorentina spagnola, anzi catalana, ispira il Franchi; la voce si alza e i decibel pure. Non passano nemmeno dieci minuti che i ragazzi ci regalano un'altra gioia: tacco volante di Aquilani, palla a Jovetic, gol. Adesso sembra fatta. Mentre la gente mi tira il giubbotto con facce da peggior girone Dantesco, Jovetic viene a braccia aperte sotto la curva: finalmente partono gli omaggi al montenegrino con cori e applausi. La curva entra in modalità “sfottò”: “Stramaccioni ti amo”, “Chissà cosa dice ora Massimo Mauro” sono tutti commenti sparuti; è ancora troppo presto per lanciare cori del genere dato che c'è parecchio da giocare. Dieci minuti ancora e arriva il 4-0 di Ljajic: l'esultanza è contenuta, il risultato ormai è acquisito. Alcuni lasciano la Maratona anzitempo, altri ironizzano sul giovane attaccante serbo: “A questo giro gli hanno dato due barattoli di Nutella, guarda come va!”. Ecco che lo sfottò può prendere inizio: “Che s'ha a provare a fare un gol”, “Era meglio se andavate a Gardaland”, “Fate ridere” e l'originalissimo “Il pallone è quello giallo”, dipingono la serata con i caratteristici colori dell'ironia fiorentina. Già al 20' si aspetta la fine. La Fiorentina nel frattempo incanta i tifosi: “Ma il Barcellona gioca stasera o mercoledì?”. Dopo vari attacchi viola, ecco il gol di Cassano nel finale: qualcuno applaude ironicamente, altri strappano schedine perdenti e il ragazzo che aveva fatto nell'intervallo quella goliardica scommessa in caso di 5-0 esulta segretamente.

Finisce 4-1, con il popolo viola estasiato da una prestazione più videoludica che reale: “Oh via, spegniamo la Playstation” ironizza qualcuno. E' infatti una vittoria che rimarrà impressa a tutto il popolo viola per la superiorità e l'autorità espressa dalla squadra. I giocatori salutano, il pubblico li applaude. Mentre scendiamo le scale verso il parterre raccogliamo ulteriori sensazioni post gara: “La partita perfetta: senza alcun dubbio una delle migliori uscite di questa squadra” ci dice un ragazzo che sta togliendo uno striscione. Eh sì, davvero bella questa Fiorentina: la gente torna a casa con un sorriso soddisfatto che, probabilmente, allieterà il successivo Lunedì di lavoro. Adesso sognare l'Europa non costa così tanto.

ARTURO LEONCINI