Il sole si sporge in un cielo a tratti nuvoloso: all'orario classico delle 15 si gioca Fiorentina-Hellas Verona. Tra grigliate e qualche petardo, l'ambiente è goliardico: il gemellaggio tra le due tifoserie sfocia in una festa in cui si ride, si scherza e ci si scambia qualche sciarpa; “Guarda che bella sciarpina che c'ho” - “Sì ma te invece tu gl'hai rifilato un bel troiaio vai”. Panini, vino e birra la fanno da padroni, mentre dal piazzale dietro la Fiesole ci spostiamo verso i tornelli: “Per i gemellaggi c'è sempre più gente del solito” - “Vedrai la situazione è sempre più tranquilla”. Scaliamo i gradoni e ci sistemiamo, mentre notiamo che lo sciopero del tifo stavolta non ci sarà: “Oh finalmente, così si canta dall'inizio” - “Per i fratelli gialloblù si deve fare bella figura!”. Nel riscaldamento grandi applausi all'eterno Luca Toni.
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Vista dalla Fiesole: “Coltellata amara dai Fradei”
L'Hellas agguanta il pareggio nei minuti finali e il Franchi fischia una prestazione insoddisfacente della squadra
La Fiesole torna a dipingersi di colori, con l'ingresso delle squadre accompagnato dall'inno del buon Narciso: “Guarda come l'è piena la Maratona!” - “Dice c'è 35mila persone”. Si parte, con la voglia di tornare a vincere dopo le recenti scoppole subite nelle ultime partite: “Gnamo eh” - “Vinciamo e facciamo poche storie!” - “Verona! Verona!” . La partita è però soporifera: si pensa a cantare (cori viola dal formaggino e cori gialloblù dalla Fiesole), ma anche a parlare d'altro; “Dopo il match si va a fare aperitivo?” - “Tra questo tempo e questa partita mi sto addormentando”. Un'azione di Babacar e una di Rebic scuotono leggermente il Franchi, ma ciò che si vede sul terreno di gioco è complessivamente deludente: “Bada che schifo ragazzi” - “C'è Babacar gl'è piantato pare c'abbia l'ancora”. Tello è l'unico che con qualche discesa riesce a svegliarci dal torpore: “Questo l'è bravino” - “Anche Zarate viaggia vai”. Proprio l'argentino fa esplodere il popolo viola su assist dell'ex Barca: “Alè!” - “Era ora!” - “E lì ci doveva essere Babacar, e non Zarate!” - “Lascia fare che s'è marcato dai”. La Fiesole si accende e il pubblico chiama il ruggito viola: “Saltellando insieme a te / Viola / Viola”. Nel finale brivido per una punizione di Greco dal limite che finisce sul fondo: “Meno male”.
Con il minimo sforzo i nostri sono in vantaggio, bisogna dire anche giocando abbastanza male: “Tino Costa l'è da panchina anche in terza categoria” - “Anche Babacar inguardabile” - “Gli unici decenti Borja, Tello e Zarate”. Comincia la ripresa e rischiamo subito: nuova punizione dal limite battuta stavolta da Marrone, Tatarusanu compie un miracolo, poi la difesa allontana; “Se si fa di molto i bischeri, alla fine si piglia in tasca”. Nel frattempo Tino Costa esce tra qualche fischio in favore di Bernardeschi: “L'era l'ora”. Poco dopo Babacar fa sbottare tutto lo stadio: invece di servire il numero 10 viola (“E l'era un passaggio solare” - “Ma che c***o fai, dagliela!”), tenta uno scavetto che non impensierisce nessuno, ma fa imbufalire il Franchi; “Così no eh però” - “Non ci siamo” - “Questo l'è svogliato, altroché!”. Il senegalese se ne esce tra i fischi per l'ingresso di Kalinic. A questo punto la difesa viola scricchiola, mentre il tifo va spegnendosi data l'apprensione per il match: Luca Toni va vicino al gol dell'ex, dopodiché Astori rischia grosso su Rebic (“Se poi fa rigore ci si diverte vai!”); “E lo so io poi come vanno a finire queste partite!”. La Fiorentina spreca in contropiede fallendo per l'ennesima volta l'eventuale 2-0: la condanna più scontata è l'1-1 ad opera di Pisano, con lo stadio incredulo che osserva il formaggino festante degli scaligeri.
“Come si farà, ma come si farà” - “S'è giocato in 10 per quasi tutta la partita per colpa di quel Paracar” - “Siamo dei bocchi, inspiegabili certe cose”: l'arrembaggio finale per ritrovare il vantaggio è accompagnato dal Franchi tra silenzi e boati; la speranza di riuscire a segnare nel recupero c'è. “Adesso la si perde pure”: Siligardi sfiora la vittoria dell'Hellas, lo stadio rabbrividisce. “Vai Nikola tiella!” - “Eccolo..!” - “NOOO”: Gollini si oppone su un tiro di Kalinic che sembrava destinato al boato del Franchi; adesso le speranze sono veramente finite. Fischia l'arbitro, fischia il pubblico: “Non si può buttare nel cesso partite del genere” - “Questi, ragazzi, e sono ultimi in classifica, queste partite in casa le devi vincere” - “Tremendamente presuntuosi”. La gente “scappa” verso i viali nera in volto, la Fiorentina non vince e il terzo posto si allontana a 5 punti: “Coltellata amara dai Fradei”.
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