Domenica 23 Agosto, la Fiorentina alle ore 20.45 inizia il suo campionato sfidando una squadra che ha speso tanto, troppo per qualche tifoso viola: il Milan. Fuori dallo stadio c’è un’atmosfera distesa ma allo stesso tempo agitata, un po’ per l’euforia di tornare allo stadio a vedere la propria squadra del cuore e quale apporto daranno i nuovi arrivati alla causa, un po’ per la tensione di sfidare un’avversaria che è considerata una big del nostro campionato, in virtù dei soldi spesi per il mercato finora.
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Vista dalla Fiesole: “Buona la prima”
La partita contro il Milan dal punto di vista del tifoso
Tifosi che cercano disperatamente di acquistare gli ultimi biglietti rimasti, tifosi che si ritrovano al bar a bere la solita birra di rito prima di entrare, code chilometriche ai tornelli, odore di panini al lampredotto e alla porchetta .
Tutto molto bello , ma una volta dentro lo stadio tutto il resto passa in secondo piano. La Curva Fiesole, emblema e casa del tifo viola, è piena. Dai tifosi più giovani, che vi mettono piede per la prima volta, ai tifosi più anziani che ormai ne hanno fatto una seconda casa si sente ogni genere di commento: “Mah! Abbiamo fatto un bel precampionato ma questi hanno speso tanto…sarà dura”; “Romagnoli e Bertolacci non valgono tutti quei soldi…ce li mangiamo”; “Sono curioso di vedere come giocherà la squadra..”; “No! Roncaglia no!” ; “Chi è quello col numero 3? Gilberto? Mamma mia…speriamo bene”…
E cosi via fino all’ingresso in campo delle squadre accompagnate dal consueto Inno viola, la canzone più bella, se così si può definire, che un tifoso della Fiorentina abbia mai sentito, seguito dal tanto criticato “Oh Generosa” di Allevi che i fischi e il coro “Questo inno fa ca****! Questo inno fa ca****!....” coprono totalmente.
Saluto ai tifosi, saluti tra giocatori, lancio della monetina per decidere palla o campo, scambio dei gagliardetti. Si comincia! La curva è una bolgia: cori, fischi, sfottò , tifosi che sventolano le bandiere con tutta la loro forza, ragazze e donne che in quei 90 minuti perdono la loro grazia e femminilità che le contraddistingue per sostenere la squadra. “Uccidiamoli! Uccidiamoli! Uccidiamoli!” uno dei primi cori volti ad incitare la squadra, il coro delle grandi occasioni, come lo definisco io.
Il mister è carico, lo si vede dai gesti, non sta fermo un attimo e la partita è iniziata da pochissimo. La squadra è aggressiva, lotta per il centimetro, la Fiesole apprezza e si infiamma sempre di più. L’euforia è tale da portare tifosi a lanciare in aria acqua, birra o qualsiasi altra sostanza liquida all’interno dei loro bicchieri, gente che presa dalla foga rotola qualche gradone in giù, incitamenti e offese al povero Alonso che non è entrato in partita. Elogi per Kalinic che ha, invece, approcciato bene il match ma che sbaglia un gol già fatto a tu per tu con Diego Lopez facendo tornare in mente ai tifosi il fantasma di Gomez: “Oh che gol l’ha sbagliaho?! Un sarà mica come Gomezze eh?”. La partita continua e la svolta arriva quando il croato passa davanti ad Ely che lo stende…doppio giallo! Rosso!! “Oeeeeeee!!!!” gridano in coro i tifosi, fino ad accompagnare il giocatore rossonero all’ingresso del tunnel con il coro “Sce*o…Sce*o…Sce*o…Scem….
GOLLLLLL GOLLLL GOLLLL!!!!" Alonso l’ha messa sotto l’incrocio su punizione….Io come tanti altri tifosi non me ne sono accorto perché ero troppo preso a guardare quel povero ragazzo uscire dal campo tra i fischi e gli insulti; Fiorentina in vantaggio sul Milan. La Curva esplode di gioia, lo stadio esplode di gioia. Il formaggino annichilito. Finisce il primo tempo e in quei 15 minuti succede di tutto: tifosi che cantano, commentano i primi 45 minuti di una squadra che ha giocato con cattiveria e che ha messo sotto un avversario che avrebbe dovuto incutere timore. Tifosi che, come me, si sono messi a guardare il video del gol di Alonso dallo smartphone di un amico. Tifosi felici.
Ricomincia il secondo tempo: Suarez, Astori iniziano il loro riscaldamento a bordo campo e i tifosi li incitano, applaudono, sono curiosi di vederli all’opera. Copione identico a quello del primo tempo, palla alla Fiorentina, Milan che si difende, incursioni, pressing asfissiante….Ilicic entra in area e Romagnoli lo abbatte: calcio di rigore! “Romagnoli!! 25 milioni!! Ma dove?!”; “Con 25 milioni ne compravate due di difensori boni!!”; “Mi raccomando…comprate un altro attaccante che dietro siete forti!”. Ilicic va dagli 11 metri, l’ennesimo fantasma della serata entra nella mente dei tifosi: quella statistica della stagione precedente riguardo i tiri dal dischetto.
Parte lo sloveno. ”GOLLLL!!! GOLLL! OEEEE!!!”...”Bene sai! A casa”…”Eccolo!!”. L’uomo che sbagliò l’ultimo rigore della passata stagione è stato colui che ha segnato il primo della nuova, chiudendo, di fatto, una partita vinta in partenza: l’aria che si respira in curva vale da sola il prezzo del biglietto e la presenza di tutti quei tifosi che per questa squadra hanno gioito e pianto, non la batte nessuno .
Tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero guardare una partita dal settore che mette in mostra l’amore incondizionato dei tifosi per la loro squadra del cuore. Un amore con i suoi pro e contro, ma pur sempre un’amore…eterno. Senza far dimenticare alle squadre che verranno a giocarsela che "il pallone è quello bianco".
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