Spettacolo viola. Due parole che ben descrivono quanto successe fra Torino e Fiorentina il 7 dicembre 2008. Quella domenica, infatti, la squadra allenata all’epoca da Cesare Prandelli vinse con un netto 4-1. Ma andiamo con ordine.
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VIOLA VINTAGE – Quattro sberle e il Toro è domato: spettacolo viola all’Olimpico
Era il 7 dicembre 2008. La Fiorentina vinse 4-1. Protagonista: Alberto Gilardino, autore di una doppietta. I viola arrivarono quarti, i granata retrocessero in Serie B
Torino e Fiorentina si affrontarono allo stadio Olimpico alla quindicesima giornata d’andata. I granata, allenati da Gianni De Biasi, avevano perso a Siena per 1-0 la settimana precedente, mentre i viola erano reduci dalla sconfitta esterna contro la Roma (1-0).
“Ci aspetta un braccio di ferro. Vogliamo vincerlo, in settimana ho visto convinzione. Dovremo giocare come contro la Roma. Così creeremo problemi al Torino. Obiettivi? Da anni questa squadra dimostra di poter stare tre le prime quattro. Di scudetto si potrà parlare tra sei-sette anni: serve pazienza”, disse Prandelli alla vigilia.
La Fiorentina scese in campo con: Frey, Comotto, Gamberini, Kroldrup, Pasqual, Kuzmanovic, Felipe Melo, Montolivo, Santana, Mutu, Gilardino. Il Torino rispose con: Sereni, Diana, Di Loreto, Natali, Pisano, Abate, Dzemaili, P. Zanetti, Rubin, Stellone, Amoruso. Arbitro: il signor Saccani di Mantova.
La partita si mise subito in salita per il Torino perché dopo appena tre minuti la Fiorentina si portò in vantaggio con una punizione battuta da Mutu diretta all’incrocio dei pali. Dopo essere andati vicini al raddoppio in più di una circostanza, gli ospiti segnarono il 2-0 al 43’ con un colpo di testa ravvicinato di Gilardino sugli sviluppi di un angolo. Il tris arrivò al 75’: serpentina di Mutu sulla linea di fondo, assist per Kuzmanovic, dribbling del serbo in area piccola e diagonale mancino vincente. Al 77’ Rosina accorciò le distanze su rigore per fallo di Felipe Melo su Amoruso, ma all’84’ Gilardino – ancora lui - siglò il poker viola su passaggio di Pasqual.
“Adesso dobbiamo raggiungere la Uefa, vogliamo vincerla perché lo scorso anno siamo stati ad un passo” (sconfitta con i Rangers Glasgow in semifinale, ndr). Peccato per la Champions (la Fiorentina uscì al primo girone piazzandosi terza dopo Lione e Bayern Monaco e davanti allo Steaua Bucarest, ndr). Pensiamo ad andarci il prossimo anno. Adesso il campionato entra nel vivo. L’anno scorso abbiamo dimostrato di poter giocare bene su entrambi i fronti, quindi perché non farlo anche oggi?”, disse Mutu nel post partita.
Quel pesante ko costò il posto a De Biasi. Urbaino Cairo, infatti, richiamò Walter Novellino, al ritorno dopo l’esonero della primavera precedente. Il nuovo-vecchio allenatore, però, non riuscì a risollevare le sorti di un campionato nato male e finito peggio, vista la retrocessione dei granata in Serie B.
La Fiorentina si classificò quarta a quota 68 punti alle spalle dell’Inter (84), della Juventus (74) e del Milan (74). Il miglior marcatore gigliato fu Gilardino con 19 gol. Davanti a lui: Ibrahimovic dell’Inter (25), Di Vaio del Bologna e Milito del Genoa, 24 centri entrambi.
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