VIOLA VINTAGE – Il Verona di Bagnoli gioca, la Fiorentina segna con Bertoni e Monelli

Il Verona, prossimo avversario della Fiorentina, non ha giocato molte partite a Firenze in Serie A ed i successi dei gigliati nella massima serie contro gli scaligeri sono "solo" 13. Anche per questo motivo abbiamo voluto ricordare la bella vittoria ottenuta dai viola contro i gialloblù l’undici marzo 1984.

Nel campionato 1983-84 le due formazioni si sfidarono nel capoluogo toscano alla ventiduesima giornata. La Fiorentina, allenata da Giancarlo De Sisti, era reduce dall’1-1 di Pisa. Il Verona, guidato da Osvaldo Bagnoli, aveva vinto contro il Catania per 3-1 la settimana precedente. Gigliati e scaligeri avevano 26 punti. Davanti a loro in classifica c’erano solo la Juventus (32) e la Roma (27).

“Ora è Massaro il vice Antognoni”, titolò La Stampa il giorno della partita. Giancarlo, infatti, era fuori per infortunio. Il 12 febbraio 1984, in occasione di Fiorentina-Sampdoria 3-0, in uno scontro con Pellegrini la gamba del capitano si piegò a novanta gradi. Risultato: frattura di tibia e perone. Rientrò contro il Bari. Quel giorno la Curva Fiesole era “vestita” completamente di viola. I tifosi mostrarono una gigantografia di Antognoni e uno striscione con scritto: “Niente ti ha distrutto, sei come il sole: risorgi e illumini tutto”.

“E’ tempo di rivincite. All’andata ci andò tutto storto e alla fine ci trovammo puniti con un punteggio molto duro, 3-1. Mi piacerebbe prendermi una piccola vendetta”, disse “Picchio” De Sisti alla vigilia. La Fiorentina si schierò con: Galli, Pin, Contratto, Oriali, Rossi, Passarella, Bertoni, Pecci, Monelli, Massaro, Iachini. Il Verone rispose con: Garella, Ferroni, Marangon, Volpati, Fontolan, Tricella, Fanna, Storgato, Iorio, Di Gennaro, Galderisi. Arbitro: il signor Longhi.

Gli ospiti sfiorarono il vantaggio al secondo minuto con Galderisi, la cui conclusione ravvicinata, però, finì fuori di un soffio. Passarono trentacinque secondi e la formazione di De Sisti segnò l’1-0. Incursione di Pecci, tiro, respinta di Garella e tap-in vincente di Bertoni. Al quindicesimo i veneti andarono ad un passo dal pareggio con una punizione di Di Gennaro alta di poco sopra la traversa. Al ventinovesimo la Fiorentina raddoppiò con un guizzo di Monelli su calcio d’angolo. Al trentaduesimo Galli sventò un contropiede del Verona, poi Garella respinse di piede un tiro di Bertoni. Al sesto della ripresa, colpo di testa di Passarella, ma Tricella salvò sulla linea.

“Il Verona gioca, la Fiorentina segna”, “I viola pratici e astuti hanno punito i gialloblù spumeggianti, ma fragili in fase offensiva”, scrisse La Stampa lunedì 12 marzo 1984. “Massaro a centrocampo al posto di Antognoni? E’ una soluzione che avevo prospettato col Verona e ha dato buoni risultati. Rossi? Si prepara sempre con serietà. Ogni volta che è stato chiamato in causa, ha risposto al meglio. Finora non ha avuto la possibilità di giocare spesso, ma sulla sua disponibilità non ho mai avuto dubbi. Abbiamo giocato meglio nel secondo tempo. Il Verona è la squadra migliore che abbiamo incontrato a Firenze”, disse De Sisti nel post partita. “Ora tutto diventa più difficile. Fiorentina e Torino sono avanti di due punti, l’Inter ci ha raggiunto ed ha un calendario più facile. Non ci resta che sperare negli scontri diretti. A Verona devono ancora giocare Sampdoria, Torino e Inter”, dichiarò, invece, Osvaldo Bagnoli.

La Fiorentina si classificò terza alle spalle di Juventus e Roma a quota trentasei punti. Fu il campionato del rigore per la Juve a tempo scaduto nella gara in cui i gigliati potevano riaprire la corsa scudetto. Era il primo aprile 1984, decisivo il penalty di Vignola. Fu un’altra mazzata, visto che la settimana precedente il Milan aveva pareggiato contro i viola al novantesimo con Icardi.

Qui sotto il servizio di Marcello Giannini su Fiorentina-Verona 2-0: