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VIOLA VINTAGE – Borgonovo affonda la Juve nel recupero e manda in estasi il Comunale

Era il 15 gennaio 1989, giorno in cui si mise in luce la B2. E quante proteste per il rigore su Di Chiara

Stefano Niccoli

Vincere all’ultimo minuto, o quasi, è sempre una goduria pazzesca. Figuriamoci se l’avversario di turno è la Juventus. E’ quello che successe il 15 gennaio 1989.

Nel campionato 1988-89 Fiorentina e Juventus si affrontarono a Firenze alla tredicesima giornata. I viola, guidati da Eriksson e ottavi in classifica a 12 punti, erano reduci dalla netta vittoria interna per 3-0 contro la Lazio. La Juventus di Dino Zoff, terza a 17 lunghezze dietro a Inter (22) e Napoli (19), aveva vinto in trasferta per 3-1 contro la Roma la settimana precedente.

“La squadra non ha bisogno di filmati sulla Juve, ha già fatto indigestione di bianco e nero. Meglio vedere Rambo al cinema. Voglio giocatori aggressivi, come contro la Lazio. Zoff ha una qualità straordinaria: la calma”, disse Eriksson alla vigilia. Parlò, in maniera ironica, anche il regista e noto tifoso gigliato Franco Zeffirelli, assente allo stadio quel 15 gennaio 1989 perché impegnato negli Stati Uniti: “Attenta viola, gli arbitri sono bianconeri”, dichiarò a La Gazzetta di Firenze.

Il giorno della partita la Fiorentina scese in campo con: Landucci, Bosco, Carobbi, Dunga, Battistini, Hysen, Mattei, Cucchi, Borgonovo, Baggio, Di Chiara. La Juventus rispose con: Tacconi, Favero, Cabrini, Galìa, Bruno, Tricella, Marocchi, Rui Barros, Mauro, Zavarov, Laudrup. Arbitro: il signor Pezzella di Frottamaggiore (Napoli). I padroni di casa si resero pericolosi con una bellissima rovesciata di Borgonovo bloccata da Tacconi, poi Hysen rischiò l’autorete per quello che sarebbe stato l’1-0 della Vecchia Signora. Il vantaggio ospite, però, arrivò lo stesso. Al 33’ Carobbi perse palla in ripartenza, cross dalla destra e colpo di testa di Rui Barros, il più piccolo. Al 35’ la squadra di Eriksson mancò di un niente il pari con un’incornata di Hysen. Al 38’ la Fiorentina usufruì di un rigore concesso dall’arbitro Pezzella per fallo di Galìa su Di Chiara. Sul dischetto andò Baggio che spiazzò Tacconi: 1-1. Poco prima del duplice fischio, conclusione a giro di Rui Barros e parata di Landucci in due tempi. Nella ripresa la Juventus scomparve. Al 41’ Borgonovo impegnò Tacconi con una girata da dentro l’area, ma l’estremo difensore bianconero non si fece sorprendere. E’ il preludio al gol. 45': corner di Baggio, deviazione di Battistini e colpo di testa vincente di Borgonovo sotto la Curva Fiesole: 2-1 e tre punti preziosissimi per la Fiorentina.

“Penso che sia la mia più grossa soddisfazione in ambito calcistico. Non abbiamo trovato una Juve sottotono, anzi è una grande squadra, mi ha fatto una bella impressione”, commentò Borgonovo nel post partita. “Perdere al 90’ dà sempre fastidio, lascia tanto amaro in bocca, per di più se capita su angolo e non in un momento d’affanno”, disse, invece, Dino Zoff. “L’arbitro ha fatto di tutto per farci perdere”. Per queste parole proferite all’indirizzo di Pezzella, Rui Barros fu deferito dalla procura federale della Figc alla commissione disciplinare. Dichiarazioni forti anche quelle di Tricella nei confronti di Di Chiara, colpevole – secondo il bianconero – di essersi buttato in occasione del rigore: “Non è un comportamento da professionista. D’ora in avanti rischia di rimetterci soltanto lui. Adesso, infatti, dopo aver visto quanto successo a Firenze, chi dovrà valutare le sue azioni potrebbe trovarsi in difficoltà. E magari, anche se avrà ragione, Di Chiara potrebbe essere penalizzato in futuro. Otto volte su dieci potrebbe vedersi negato un rigore evidente”.

Alla fine del campionato 1988-89 la Fiorentina si classificò settima a 34 punti. I migliori marcatori viola furono Baggio con 15 gol e Borgonovo con 14. Era la magica B2. Altri tempi.

Qui sotto il servizio di Marcello Giannini: