Se hai Antognoni nel motore, diventa più facile vincere le partite. E' quanto accadde alla Fiorentina contro la Sampdoria il 2 ottobre 1983.
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VIOLA VINTAGE – Antognoni in extremis stende la Samp ed il sogno tricolore continua
Era il 2 ottobre 1983. Un super gol dell’Unico Dieci regalò due punti d’oro alla squadra di De Sisti
Nella stagione 1983-84 blucerchiati e gigliati si affrontarono a Marassi alla quarta giornata. La Samp, allenata da Renzo Ulivieri, era reduce dal pareggio esterno per 1-1 contro il Catania e in classifica aveva tre punti. La Fiorentina, guidata da Giancarlo De Sisti, aveva vinto in casa per 2-1 contro l’Ascoli il turno precedente ed era a sei lunghezze in graduatoria, alle spalle della capolista Juventus a sette. L’ultima vittoria dei liguri contro i toscani al Ferraris risaliva al 1964. In settimana la squadra di Ulivieri aveva battuto in amichevole l’Amburgo. “La Fiorentina è forte, specialmente a centrocampo, ci lascerà sicuramente meno spazio rispetto all’Amburgo – disse il tecnico di San Miniato alla vigilia del match -. Noi, però, vogliamo rifarci del punto malamente gettato via a Catania (la vittoria, all’epoca, valeva due punti, ndr), la squadra è in ottime condizioni, per cui puntiamo alla vittoria con decisione”. “Vogliamo fare risultato. La Sampdoria non deve pensare di avere vita facile. Se vogliamo puntare alla Coppa Uefa, dobbiamo cominciare a fare punti anche in trasferta, specialmente contro le dirette concorrenti”, rispose De Sisti.
“La Samp pensa già all’Uefa, con la Fiorentina è spareggio”, titolò La Stampa il giorno della partita. Quel 2 ottobre 1983 i padroni di casa si schierarono con: Bordon, Guerrini, Renica, Vierchowood, Galia, Scanziani, Brady, Pari, Marocchino, Francis, Mancini. Gli ospiti, privi di Bertoni, risposero con: Galli, Rossi, Contratto, Pin, Passarella, Iachini, Pecci, Oriali, Antognoni, Monelli, Massaro. Arbitro dell’incontro: Carlo Longhi di Roma. La Fiorentina vinse 2-1. I viola andarono in vantaggio al 35’. Cross dalla sinistra, colpo di testa di Oriali e palla in rete alla destra dell’amico Bordon, una vita insieme nell’Inter. Al 41’ Pin atterrò Mancini in area: rigore per la formazione di Ulivieri. Tiro mancino di Liam Brady e Galli spiazzato. I gigliati, però, avevano un Antognoni in più nel motore. All’88’ l’Unico Dieci salì in cattedra con un gol da favola: angolo, respinta dei doriani, palla al limite, stop e diagonale forte e preciso con il pallone che s'insaccò nell’angolino basso alla destra del povero Bordon.
A due terzi del campionato la Fiorentina era in piena corsa per il titolo, poi, il 12 febbraio 1984, il dramma: frattura scomposta di tibia e perone di Antognoni nella gara di ritorno contro la Samp vinta dai viola per 3-0 (il vantaggio lo firmò proprio Giancarlo su punizione) e sogni scudetto svaniti. Nonostante lo shock, i ragazzi di De Sisti non mollarono e alla fine del campionato, con 36 punti, conquistarono un buon terzo posto alle spalle di Juventus (43) e Roma (41). A vincere la classifica marcatori fu Platini con 20 centri, mentre il primo gigliato a comparire nella graduatoria dei bomber fu, con 12 marcature, Paolo Monelli, scovato giovanissimo dalla Fiorentina in Serie B nel 1981.
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