Solo un grande silenzio accompagna le ore precedenti Verona-Fiorentina. Nessuna dichiarazione nel post-gara di Reggio Emilia, nessuna alla vigilia, silenzio anche sui social, eccezion fatta per l'elenco dei convocati. Una cortina di isolamento necessaria secondo Repubblica, per una squadra che si è complicata la vita da sola e che ora si ritrova a soli 5 punti dalla zona retrocessione. Spesso - anche negli ultimi giorni - i tifosi si sono ribellati verso chi non onora la maglia per una squadra che davvero troppe volte ha fornito prestazioni poco all'altezza. Tanto da doversi guardare con apprensione alle spalle: il Verona gioca con spensieratezza e da tempo non ha più nulla da chiedere, per i viola è un match da dentro o fuori. L'occhio andrà anche agli altri campi: il Cagliari va a Udine, il Benevento a Genova e il Torino a Bologna, ma intanto stasera i viola dovranno giocoforzafare il loro dovere. La vittoria manca da oltre un mese, in panchina c'era ancora Prandelli: in quel 13 marzo a Benevento sembrava essere arrivata la svolta, l'ennesima poi disattesa.
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Viola sotto silenzio, ultima chiamata per rialzare la testa
La Fiorentina è chiamata a fare risultato a Verona per evitare il baratro: la squadra è rimasta in silenzio per concentrarsi al meglio
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