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Vierchwood: “Regolare il gol con il Cagliari nell’82. Esonero dalla Florentia Viola mi brucia ancora”

"La cosa più incredibile che ho visto? Souness che picchia Passarella"

Redazione VN

Pietro Vierchwood ha rilasciato un'intervista al Guerin Sportivo, nella quale non si è dimenticato di parlare di Fiorentina, rivivendo la stagione del "meglio secondi che ladri", e di altre istantanee del suo passato e del mondo viola. Con un ricordo speciale a Stefano Borgonovo...

"Il mio approccio a Firenze? Disastroso. Prima amichevole al Comunale, avversario l’Argentina di Maradona. E io provoco due rigori, il secondo con un tocco in area di mano. Nello spogliatoio a fine partita ero avvilito, mi consolarono Pecci e De Sisti.

Scudetto a Firenze? Nella stagione 1981-82 il nostro fu un cammino quasi trionfale. Il nostro gol contro il Cagliari, nell’ultima giornata, era regolarissimo Avremmo dovuto fare lo spareggio con la Juve, ma non ci sarebbe stato il tempo, visto che eravamo in partenza per la Spagna. Peccato. Fu un’annata bellissima, ma anche sfortunata. Io ebbi un problema alla caviglia che mi tenne fuori nel finale. Giocai con il Cagliari grazie alle infiltrazioni.

Scontro Antognoni-Martina? Ebbi una paura tremenda. Per il giorno dopo avevo fissato le mie nozze e per il martedì una festa con tutta la squadra, qui a Como. Purtroppo saltò tutto. Ma la cosa importante è che Giancarlo recuperò bene.

L’anno successivo a Roma? Ci arrivai con qualche timore: nel campionato precedente, quando ero a Firenze, avevo rifilato un cazzotto a Pruzzo e l’arbitro, imbeccato dal guardalinee, aveva espulso lui. Non ti dico quale fu il suo benvenuto… Poi io volevo restare a Firenze. Il legame con la società viola è stato forte, a tal punto che quando mi fu proposto di allenare la Florentia Viola in C2 nel 2002 sono tornato di corsa. Purtroppo l'ho pagata cara, con un esonero che ancora adesso mi brucia.

La cosa più incredibile che ho visto in campo? Graeme Souness che picchia Daniel Passarella.

Borgonovo? L’ho incontrato da avversario. Ottimo centravanti, difficile da marcare. Ha combattuto alla grande contro la Sla. I tifosi del Como hanno voluto che il piazzale antistante lo stadio “Sinigaglia” portasse il suo nome e io sono stato onorato dell’invito alla cerimonia in cui è stata scoperta la targa <<Largo Stefano Borgonovo>>".