Gli europei francesi si tingono improvvisamente di viola nella terza giornata della manifestazione continentale. Tra chi se ne è appena andato, chi se ne potrebbe andare e chi invece ne rappresenta (probabilmente) il futuro. Parliamo rispettivamente di Kuba Blaszczykowski, Mario Gomez e Nikola Kalinic.
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Kalinic, Gomez, Kuba: all’improvviso l’Europeo si tinge di viola
Segnano due giocatori della Fiorentina e uno ormai ex nel giro di poche ore. E con una vetrina così, occhio alle possibili offerte
Il primo, che ha lasciato da tempo Firenze per fare ritorno al Borussia Dortmund, squadra dalla quale era approdato in prestito, ha messo in porta con un gol meraviglioso l'1-0 col quale la Polonia ha liquidato l'Ucraina. Dribbling a rientrare e sinistro imparabile infilato all'angolino alto.
Mario Gomez è uno dei più grandi rimpianti dell'era Della Valle. Arrivato in pompa magna a Firenze, le sue qualità non sono mai state pienamente sfruttate, e del Gomez che dominava nelle aree di rigore di mezza Europa col Bayern neanche l'ombra. Dopo un anno di Turchia al Besiktas è rinato, segnando gol a raffica e guadagnandosi la maglia della Germania per Euro 2016. Oggi è andato anche lui in rete contro l'Irlanda del Nord. Un gol alla Gomez, da rapinatore dell'area di rigore, di quelli che stanno nel posto giusto al momento giusto.
Infine è la volta di Nikola Kalinic. Contro la Spagna viene schierato titolare e lui non perdona. Dopo un inizio d'annata scintillante aveva chiuso in affanno la stagione con i viola. Si è presentato però all'Europeo in splendida forma e a farne le spese sono stati i malcapitati spagnoli. Sergio Ramos è imbambolato davanti allo scatto di Kalinic, che con un tacco/esterno beffa De Gea. Una vetrina splendida per lui, e chissà che qualcuno non si convinca definitivamente a bussare alla porta dei Della Valle. Per strapparlo dalla Viola ci vorranno tanti milioni di euro.
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