Una “diga” dai piedi educati. In due parole: Jordan Veretout. Al Bentegodi il francese si è messo in luce con una prestazione di quantità e qualità. Condita da un gol meraviglioso: palla all’incrocio dei pali su punizione battuta da oltre venti metri. Un gesto tecnico di pregevole fattura come pochi se ne vedono in Serie A.
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Veretout, cuore e destro educato: la Fiorentina ha un nuovo leader
In poco tempo Veretout si è preso il centrocampo della Fiorentina. L'affiatamento con Badelj è già buono. Il francese garantisce gamba, qualità e tiri da lontano, "arma" importante soprattutto contro le squadre chiuse
In poco tempo il classe 1993 si è preso il centrocampo della Fiorentina, diventando un punto fermo della squadra di Pioli. Vietato farsi trasportare da facili entusiasmi vista la modestia del Verona, ma non si può non sottolineare l’importanza di Veretout nella formazione gigliata. L’affiatamento con Badelj è già buono, nonostante i due giochino insieme da poco tempo. Il transalpino – bravo sia nel creare che spezzare il gioco - garantisce gamba, dinamicità, aggressività e, come scritto sopra, qualità. La rete di ieri, un vero e proprio cioccolatino, rientra in quest’ultima categoria.
La tecnica c’è eccome, così come il tiro da lontano. Contro l’Inter solo il palo gli evitò la gioia del gol, al Bentegodi, prima di entrare nel tabellino dei marcatori nella ripresa, ha “rischiato” di “far venir giù” il settore ospiti con un bolide dalla lunga distanza deviato in angolo da Nicolas. Senza dimenticare il mancino vincente al Bernabeu contro il Real Madrid. Le conclusioni da fuori area possono diventare un’arma importante per la Fiorentina, soprattutto contro squadre chiuse. Si può dire che, su questo aspetto, Veretout ha “sostituito” Vecino. Forse addirittura in meglio visto che spesso la mira dell’uruguaiano lasciava a desiderare.
La sensazione è che possa diventare fin da subito un beniamino dei tifosi. L’esame di Verona è stato superato a pieni voti. Serviranno prove più difficili per capire la reale forza di Veretout e della Fiorentina in generale. Intanto, però, è giusto godersi i primi tre punti del campionato e un Jordan sugli scudi.
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