L'ultimo gol l'ha segnato più di un mese prima di Natale. Era il 3 novembre 2018, l'avversario: la Roma. Rete, tra l'altro, arrivata su un rigore più che dubbio dopo lo scontro tra Simeone e Olsen. Da quel sabato pomeriggio Jordan Veretout non ha più timbrato il cartellino. Sia chiaro, non è questo il suo compito principale, ma da uno come lui, bravo ad inserirsi nell'area avversaria e dotato di un calcio potente e preciso, i tifosi si aspettano di più.
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Veretout comanda il centrocampo, ma adesso mancano i gol: tre sono troppo pochi
Veretout ha segnato l'ultimo gol ad inizio novembre. Non è questo il suo compito principale, ma se riuscisse ad aumentare il bottino, la Fiorentina, probabilmente, ne beneficerebbe in termini di punti e, quindi, di posizione in classifica
Prima della Roma, il francese aveva segnato contro Atalanta e Cagliari. Tre gol, tutti su rigore. Solo uno, purtroppo, è stato decisivo per la vittoria, quello siglato ai nerazzurri, in una partita caratterizzata dalle critiche di Gasperini a Chiesa.
Se l'ex Aston Villa riuscisse ad aumentare il bottino - magari già dalla gara di domenica contro la Spal -, la Fiorentina, probabilmente, ne beneficerebbe in termini di punti e, quindi, di posizione in classifica.
Per puntare all'Europa League servono anche le reti di Veretout, da qualche mese non più regista, ma mezz'ala, suo ruolo naturale. In più di un'occasione è andato vicino al gol - l'ultima sabato, miracolo di Meret - ma, si sa, vicino conta solo a bocce. Priorità a recuperar palloni e a creare gioco, ci mancherebbe, ma in fase realizzativa serve un cambio di passo.
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