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Vecino, il “calciatore-fantasma” della Fiorentina

L’uruguaiano ‘festeggia’ un mese a Firenze, ma in pochi se ne sono accorti

Redazione VN

Essere un giocatore della Fiorentina ma non poter indossare la maglia viola. E neppure la tuta, come si nota nell'immagine che risale alla visita di DDV di 15 giorni fa alla vigilia del match con la Juve. Allenarsi con Jovetic, Borja Valero e tutti gli altri, ma passare inosservato per le vie di Firenze agli occhi dei pur appassionati tifosi gigliati. E' il destino che sta conoscendo Matias Vecino, uruguaiano classe 1991 che Pradè e Macia hanno già ingaggiato ma che dovrà aspettare fino alla prossima stagione, quando avrà ottenuto il passaporto comunitario, per poter giocare le partite ufficiali. Eppure l'ex centrocampista del Nacional Montevideo si è trasferito all'ombra del campanile di Giotto e dello stadio Franchi già da qualche settimana (ha "compiuto" un mese due giorni fa) per ambientarsi al meglio, conoscere i suoi nuovi compagni e il nuovo allenatore.

Corsa, forza fisica e qualità tecniche, di lui si parla un gran bene e le prime impressioni di queste settimane sono più che positive. Ma non dev'essere facile per Vecino questa vita da "calciatore fantasma", costretto a guardare la partita della domenica da semplice spettatore e rimandando tutti i 'privilegi' extra-campo di questo lavoro. Come la celebrità e le attenzioni dei tifosi che, complici gli allenamenti a porte chiuse, non hanno ancora familiarizzato col volto del prossimo giocatore della Fiorentina. Rende bene l'idea la scena più volte capitata all'uscita dai campini: un gruppetto di tifosi e tifose ad aspettare i calciatori viola, arriva Vecino, che si ferma spontaneamente per prestarsi a foto e autografi di rito. Peccato che nessuno lo riconosca e il buon Matias riparte sconsolato ingranando la prima della Mazda 3 messa a disposizione dal club viola. Una vita nell'ombra che però lo aiuterà a concentrarsi sul lavoro sul campo, per arrivare in estate prontissimo a dare il suo contributo alla Fiorentina, anche e soprattutto la domenica. Il resto arriverà di conseguenza.

SIMONE BARGELLINI

twitter @SimBarg