L'avremmo voluto vedere in Brasile. Tutti. Anche coloro a cui le sorti dell'Italia interessano poco, o nulla. Ma Giuseppe Rossi lo meritava davvero, non solo per le sofferenze che ha dovuto affrontare (e che ha saputo superare) in carriera, ma soprattutto per quello che ha dimostrato sul campo. Quasi capocannoniere giocando appena la metà delle partite. Un fenomeno oltrechè un modello fuori dal campo. Un esempio, come lo aveva definito anche lo stesso Prandelli, salvo poi lasciarlo fuori dai 23 Mondiali in favore di Insigne (3 gol in campionato e un solo acuto stagionale, proprio contro la Fiorentina in finale). Andare al Mondiale avrebbe dato un incredibile entusiasmo a Pepito, così come a Mario Gomez, un altro escluso eccellente - ma obiettivamente più comprensibile, vista la sua stagione. Ma avrebbe anche consegnato i due giocatori a Montella solamente dopo la prima fase di ritiro a Moena, nella migliore delle ipotesi intorno al 23-24 luglio (in caso di eliminazione nel girone) o addirittura intorno al 10 agosto, ad una ventina di giorni dall'inizio del campionato.
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Fiorentina, un “vantaggio Mondiale” rispetto alle rivali
Rispetto ai viola le altre “big” della Serie A hanno molti giocatori in Brasile
Insomma, guardandola dalla prospettiva della Fiorentina senza voler essere troppo insensibili, potrebbe essere un gran bel vantaggio. Alla luce anche del fatto che, tra ulteriori infortuni, nazionali non qualificate e altre scelte discutibili (Borja e Gonzalo...), la squadra viola avrà solamente 3 giocatori dell'attuale rosa in Brasile: Cuadrado, Rebic e Aquilani. Una miseria rispetto alle altre big che dovranno iniziare la prossima stagione con mezza squadra non ancora al meglio. Juventus e Napoli hanno ben 12 calciatori ai Mondiali, il Milan ne ha 8 così come l'Inter (con Ranocchia eventuale nono). Persino Lazio (7), Parma (6) e Torino (4) hanno più elementi che inizieranno la preparazione in ritardo. Solo la Roma è messa abbastanza bene da questo punto di vista, anche se i suoi 5 uomini sono quasi tutti giocatori chiave: Pjanic, De Rossi, Maicon, Gervinho e Torosidis. E se è vero che le stagioni post Mondiale regalano spesso sorprese, soprattutto nei primi mesi di campionato, la Fiorentina ha un'occasione da sfruttare. Potendo contare anche sulla voglia di rivalsa di tanti suoi campioni...
SIMONE BARGELLINI
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