Uno, due, tre… Prova. Contro il Paok al via gli esami della nuova Fiorentina

Passi la prima: era contro la Juventus, davanti alla quale un po' tutti in Italia si sciolgono come neve al sole. Passi la seconda: il clima era euforico per la festa dei 90 anni e il Chievo non ha disputato la prestazione della vita. Passi anche la terza: 27' e poi tutti negli spogliatoi, Marassi di colpo si è trasformato in una piscina olimpica. Il giudizio comune sulla nuova Fiorentina fino ad oggi non può che essere sospeso. Sono emersi alcuni limiti, è vero, ma per poter analizzare con obiettività come sia cambiata, e magari evoluta, la squadra di Sousa serve prima di tutto una condizione: la normalità. Semplice e banale, ma è in un contesto del genere che si capisce di che pasta è fatta una squadra.

Il primo esame sarà giovedì a Salonicco contro il PAOK. Lo stadio Toumba è incandescente e il portoghese, memore delle fatiche dello scorso anno in campo europeo, deve far iniziare al meglio il percorso ai suoi. Magari apportando qualche modifica all'undici iniziale ma con maggior giudizio rispetto al passato quando in alcune occasioni vennero sostituiti anche otto elementi di gara in gara. Probabilmente troppi. Alcuni giocatori come Bernardeschi e Chiesa potrebbero ritrovare il campo, così come Lezzerini. Nel mirino, ma non ancora nella testa, c'è anche la partita di domenica prossima contro la Roma e un tour de force che giocoforza darà la prime impressioni sulla nuova Fiorentina.. Un match complicato al quale il gruppo deve arrivare sereno e rinfrancato da una prestazione che possa dare fiducia. Ed entusiasmo, il fattore principe che esattamente un anno fa fece nascere il sogno di potersela giocare con tutti. Una sensazione bellissima che comincia ad essere datata nel tempo.