Un’Europa da conquistare: Sousa si riaffida alla sua giovane freccia?

La certezza l’avremo domani, ma è probabile che Federico Chiesa parta dal primo minuto contro il Sassuolo. Sarebbe una “notizia”. Da Crotone in poi, infatti, il classe 1997 ha giocato titolare solo il 15 aprile contro l’Empoli. In quella maledetta partita, tra l’altro, il numero venticinque viola fu tra i migliori, capace – insieme a Tello – di creare più di un grattacapo alla fase difensiva azzurra. Proprio per questo motivo fu strano comprendere i motivi che portarono Sousa a sostituirlo con Maxi Olivera all’83’, con la Fiorentina impegnata a ribaltare il risultato.

Il derby contro la formazione di Martusciello è stata un’eccezione. Contro l’Inter è rimasto in panchina per tutta la gara, contro Bologna, Sampdoria e Palermo, invece, è subentrato. Alla base dello scarso impiego di Chiesa nell’ultimo periodo potrebbero esserci ragioni tattiche (due esterni offensivi non sempre riescono a garantire equilibrio alla squadra), un fastidio fisico, la crescita di Tello (ad eccezione, naturalmente, della partita del Barbera) ed anche, forse, una stanchezza mentale, dato che, in pochi mesi, è diventato uno dei giovani più promettenti della Serie A.

Contro il Sassuolo, Chiesa potrebbe tornare titolare, ma si sa che con Sousa le sorprese di formazione sono sempre dietro l’angolo. Sarebbe un rientro importante perché Federico ha già dimostrato di saper prendere in mano la squadra dandole la scossa nei momenti di torpore grazie alla sua grinta e alle sue doti atletiche e tecniche. L’abbiamo visto, ad esempio, contro il Pescara, la Sampdoria e il Palermo, anche se in minima parte in quest’ultimo caso alla luce dello scarso supporto ricevuto dai compagni. La Fiorentina si aggrappa alla sua giovane bandiera per tentare una difficile, ma non impossibile, rimonta europea.

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