Una “squadra” a rischio infortuni

Abbiamo un'intera squadra a rischio infortuni. Non sto farneticando, seguite il mio ragionamento. Sono giorni di incontri fra nazionali e la Fiorentina ha "esportato" dodici giocatori. Hegazy con l'Egitto, Jovetic e Savic col Montenegro, Tomovic con la Serbia, Seferovic con la Svizzera, Wolski con la Polonia, Pizarro e Mati Fernandez con il Cile, Cuadrado con la Colombia, Zohore con la Danimacra (under 19), Aquilani e Cerci (metà del cartellino è della Fiorentina) con la Nazionale italiana. Si potrebbe aggiungere Sissoko con il Mali, ma ritengo chiusa la sua (modesta) parentesi in viola. Se non fosse per una polemica politico-religiosa con Mihaj lovic, fra gli "esportati" ci sarebbe anche Ljajic. Come tifosi siamo orgogliosi di questa massiccia presenza dei nostri giocatori in Nazionale? Io rispondo con franchezza, anche se so che non è una risposta politically correct: sono più preoccupato che orgoglioso. Preoccupato che qualcuno si infortuni in modo serio (Savic si è già fatto male, ma pare cosa lieve). Inoltre preferirei che in questo momento i giocatori viola fossero a riposare in vacanza, che potessero "staccare" per un po' dal calcio e dalle tensioni, per ripresentarsi tra un mese in ritiro freschi come una rosa. Capisco che se si hanno in squadra giocatori forti è probabile che, almeno alcuni, siano nel giro della propria nazionale. Tuttavia non riesco ad essere compiaciuto. C'è poco da fare, la passione per la propria squadra supera di gran lunga qualsiasi afflato patriottico per la maglia azzurra e ogni generosità nell'augurare ai calciatori stranieri di essere chiamati dai loro ct. Borja Valero, per esempio: trovo profondamente ingiusto che non vesta la maglia delle furie rosse. Ma sono tanto contento di saperlo lontano da pestoni, sgambetti, strappi. Lo ammetto, nel calcio sono un po' egoista. E voi?

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