Era il 1968 quando l'artista Andy Warhol lanciava il suo slogan “Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per 15 minuti”, che poi nel tempo è divenuto una vera teoria per la cultura popolare fino ai reality show televisivi, social network e Youtube. 15 minuti di notorietà, come 15 sono i minuti che la Fiorentina ieri ha impiegato per infierire sulla Juventus quelle 4 “fucilate”. Proprio un quarto d'ora, quando infatti la partita si è sbloccata al 66' col rigore concesso da Rizzoli su Mati Fernandez e realizzato da G. Rossi. Dal 66' all' 81' è cambiato il volto di una partita che fino a quel momento tutti avrebbero voluto dimenticare. Da un rigore che ha rimesso i viola in gioco fino alla galoppata di Cuadrado e Rossi per il 4 a 2 finale a dieci minuti dalla fine.
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Una rimonta nel segno di Andy Warhol
I viola ieri hanno avuto i loro “15 minuti di notorietà” (COMM.)
Sicuramente un certo “Pepito” Rossi non ha bisogno di 15 minuti di notorietà nel mondo, ma quei 15 minuti gli sono serviti per battere la Juventus ed entrare nella mente e nel cuore di tutti i tifosi viola oltre che nella storia. In molti erano i tifosi gioiosi e increduli che ieri, al triplice fischio, commentavano la partita a caldo affermando “questa ce la ricorderemo per tutta la vita” oppure “mamma mia che spettacolo, chissà quando mai ci ricapiterà". Ieri la Fiorentina si è accontentata di 15 minuti per imporsi sulla Juventus, ma se è vero che la partita di ieri può essere la svolta per il proseguo e il cammino futuro di questa società, allora sia la squadra che i tifosi da oggi non dovranno più accontentarsi di “15 minuti di notorietà”.
LEONARDO VIGNOZZI
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