Una piacevole sorpresa. Non è il titolo di un libro o di un film. Piuttosto l'impressione suscitata da Gilberto nell'amichevole contro il Chelsea. C'era molta curiosità di vedere per la prima volta all'opera il brasiliano. Il classe 1993 ha risposto presente, offrendo una prestazione di qualità e quantità. E il fatto che di fronte ci fossero le riserve dei Blues conta fino ad un certo punto. Il Chelsea è sempre il Chelsea, non un avversario qualunque. Paulo Sousa non ha esitato a schierarlo titolare nel fantastico scenario di Stamford Bridge. Alcuni tifosi temevano un nuovo caso Octavio, aspettandosi quindi il nulla assoluto da parte del giocatore carioca.
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Una piacevole sorpresa
Buona la prima per Gilberto. Contro il Chelsea, gara di personalità, qualità e spavalderia del brasiliano
Gilberto, invece, è stato uno dei migliori nel match contro i campioni d'Inghilterra. Carattere, tecnica e spavalderia sono stati gli “ingredienti” della sua partita. Nonostante sia arrivato da poco e la condizione fisica non sia ancora al cento per cento, ha già mostrato una discreta intesa con i compagni e una buona corsa, a testimonianza che anche sul piano atletico può dare un contributo importante alla Fiorentina. Passaggi semplici e giocate senza strafare hanno caratterizzato la sua gara. Paulo Sousa aveva chiesto questo a Gilberto e il brasiliano ha seguito alla lettera gli “ordini” del manager portoghese. Giusto così per un calciatore che non aveva mai messo piede in Europa, ritrovatosi subito di fronte ad un top club del vecchio continente come il Chelsea. Quando ha avuto la possibilità, però, il classe 1993 non ha esitato a far vedere qualche bel dribbling, prendendosi anche dei calcioni. Un segnale di personalità. Nella prima frazione, Paulo Sousa non ha smesso un attimo di dargli indicazioni tattiche. Una, in particolare, è stata la richiesta dell'allenatore lusitano nei confronti del numero tre viola: stingere di più verso il centro del campo, abbandonando, di quando in quando, la corsia esterna. Gilberto avrà modo e tempo di assimilare questo ed altri concetti. Le amichevoli contro Lucchese (il 14) e Iraklis (il 15) potranno sicuramente tornare utili in tal senso. Ci vorrà ancora un po' per conoscere le qualità di Gilberto, ma intanto l'ex Botafogo ha superato con una sufficienza piena la prima, difficile prova. E chissà che non possa diventare una valida alternativa allo scoppiettante Joaquin.
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