Anche Vincenzo Montella, nel post partita di Roma contro la Lazio, non l'aveva nascosto: la pausa per le nazionali casca a pennello, ci voleva proprio. Per tirare il fiato, accelerare il recupero di quei giocatori che sono alle prese con infortuni di varia entità. Ma soprattutto per archiviare una prima fase molto intensa, tra campionato ed Europa League, che i viola hanno chiuso con 12 punti in classifica e la testa nel girone E d'Europa. Qualche punto perso per strada (si ripensi alle sfide col Parma e con l'Inter soprattutto) ma anche alcune affermazioni di carattere (Dnipro e Bergamo su tutte). La Fiorentina orfana di Gomez ha saputo tenere botta ad un momento difficile e delicato. Per questo la pausa si rivela necessaria.
news viola
Una pausa… necessaria. Poi un ciclo di fuoco
Ricaricare le batterie ed accelerare il recupero degli infortunati (COMM.)
Anche perché al rientro, Domenica 20 Ottobre, i viola dovranno affrontare nientemeno che la Juventus di Conte e Tevez: 19 punti ed in piena lotta per il titolo con Napoli e Roma. Una sfida che vale più dei tre punti messi in palio, col Franchi esaurito e con tanta voglia di fare uno sgambetto ai rivali storici bianconeri. Ma il calendario riserva un rientro sui campi molto caldo, quasi infuocato. Dopo la Juve in casa, giovedì 24 ci sarà la gara d'Europa League contro i rumeni del Pandurii e domenica 27 il match di Verona contro il Chievo. Tre giorni dopo, mercoledì sera, Fiorentina-Napoli. E sabato 2 novembre l'anticipo serale a San Siro contro il Milan. Cinque turni per non perdere terreno dalle zone alte della classifica e per dimostrare, ancora una volta, come questa Fiorentina sia maturata contro le big del campionato. E se Gomez potrebbe recuperare per Milano, Montella punterà ancora una volta su un Rossi tornato ad altissimi livelli e su un centrocampo che può cambiare a seconda delle esigenze. Perché la prossima sfida sarà proprio questa: cambiare pelle per mettere sempre in crisi l'avversario. Aspettando super Mario Gomez.
MATTEO DOVELLINI
twitter @MatteoDovellini
© RIPRODUZIONE RISERVATA