E' una Fiorentina sempre più internazionale quella uscita dal mercato di gennaio, in cui Pradè e Macia hanno attinto quasi esclusivamente a giocatori stranieri, con l'eccezione di Giuseppe Rossi, comunque un italiano nato e cresciuto all'estero. Salgono addirittura a 14 le nazionalità diverse nello spogliatoio viola, che può adesso sventolare anche le bandiere della Germania (Compper), della Polonia (Wolski), del Mali (Sissoko) e dell'Uruguay (Vecino). Con Larrondo sale a 4 la colonia di argentini, seguita da serbi, montenegrini, brasiliani e cileni (due ciascuno) e da un rappresentante di Spagna, Marocco, Colombia ed Egitto.
news viola
Una Fiorentina sempre più internazionale
Ben 14 nazionalità! E la “lingua ufficiale” non è l’italiano (COMMENTA)
Il gruppo dominante resta ancora, come logico, quello italiano che però si assottiglia ulteriormente riducendosi a soli 8 elementi della prima squadra. E vedendo messa in discussione la "lingua ufficiale" dello spogliatoio viola, visto che sono diventati addirittura di più - 9 - gli elementi di madre lingua spagnola (nella foto, mancano gli ultimi arrivati Larrondo e Vecino, mentre c'è Romulo che è madrelingua portoghese)! I giovani della Primavera aggregati costantemente agli allenamenti spostano un po' la bilancia verso Toni, Viviano e co, ma al di là del folklore il problema della lingua è uno scoglio che dura pochi mesi. Specialmente tra spagnoli e italiani la comunicazione è comunque abbordabile, altrimenti serve un po' di inglese per intendersi. Certo con i vari Compper e Wolski non è così facile per Montella e il suo staff farsi intendere in questioni un po' più approfondite ma in Serie A c'è anche chi se la passa peggio. Due soltanto per la verità, cioè Chievo e Inter. I gialloblu, strano ma vero, sono gli unici che superano la Fiorentina in quanto a numero di nazionalità diverse, addirittura 16 (la Lazio è terza con 13). L'Inter ha meno "varietà", ma primeggia per quantità di stranieri in rosa, ben 22 (di cui 8 argentini) contro 20 dei gigliati.
SIMONE BARGELLINI
(Ha collaborato Marco Gonfia)
© RIPRODUZIONE RISERVATA