Un problema, tante soluzioni

La storia si ripete, come nella scorsa stagione l’infortunio di David Pizarro insinua dubbi ed insicurezza sul centrocampo della Fiorentina, un reparto ricco di qualità e campioni, ma che senza il cileno soffre più del dovuto. Il Pek rischia seriamente di saltare i preliminari di Europa League e le prime gare di campionato, impegni non proibitivi, ma comunque importantissimi per non salutare l’Europa in anticipo e per iniziare bene la stagione anche in Serie A. Le soluzioni per sostituirlo però sulla carta non mancano. Aquilani, Borja Valero, Bakic, e magari anche Ambrosini, sono pronti per sacrificarsi e sostituire il compagno cileno.

Il sostituto “naturale” di Pizarro sarebbe Marko Bakic, reinventato da Montella da trequartista a regista basso, ma ancora poco esperto per poter esordire senza problemi in un ruolo cardine della formazione della Fiorentina. Ecco perché alla fine il tecnico campano potrebbe scegliere di provare qualche altra soluzione fra quelle sperimentate nel ritiro di Moena. Ad esempio riproporre Borja Valero o Aquilani davanti alla difesa, scelta già fatta nella scorsa stagione e riprovata anche in Trentino. Rispetto allo scorso anno la Fiorentina ha ancora migliori soluzioni per poi rimpiazzare Borja e Aquilani nel ruolo di mezz’ala. Se lo scorso anno toccava a Migliaccio entrare in questi casi, questa volta Montella può affiancare lo spagnolo e l’ex Liverpool con Ilicic (non in lista per l'Europa) o, più probabilmente, col “quarto titolare” Ambrosini, fra i più brillanti nel ritiro.

L’ultima soluzione potrebbe essere proprio l’ex capitano del Milan come centrale della mediana a tre, ma questa è una soluzione che nel ritiro si è vista meno. In ogni caso a Montella non mancheranno certo i giocatori per schierare un centrocampo all’altezza. Borja Valero e Aquilani saranno affiancati da uno fra Bakic, Ambrosini, Vecino e Ilicic, senza dimenticare l’acciaccato Mati Fernendez. I giocatori per poter battere il Grasshopper e il Catania, anche senza Pizarro, non mancano.

FRANCESCO CIANFANELLI

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