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Un mercato bum bum: ma senza follie

Già 11 acquisti a budget “contenuto”. E non è finita qui… (COMMENTA)

Redazione VN

Un mercato scoppiettante come nessuno si aspettava. La Fiorentina si è scatenata tutta insieme piazzando un colpo dopo l'altro e completando - quasi - la squadra a 28 giorni dalla fine del mercato. Roba impensabile appena 8-9 giorni fa, quando la telenovela Viviano sembrava non finire mai e qualsiasi trattativa in entrata sembrava complicata o fuori dal budget viola. Adesso Pradè e Macia avranno tutto il tempo di concentrarsi sull'attaccante (e forse su un altro centrocampista, d'interdizione) per poter completare un lavoro che ad oggi - alle valutazioni "sulla carta" tipiche del mercato estive - sembra assolutamente ottimo. Già 11 i volti nuovi portati alla corte di Montella (Hegazy, El Hamdaoui, Roncaglia, Cuadrado, Lupatelli, Viviano, Della Rocca, Mati Fernandez, Borja Valero, Rodriguez e Aquilani), praticamente una squadra intera piena zeppa di scommesse, sì, ma tutte affascinanti. E con due denominatori comuni: la qualità tecnica e la voglia di affermarsi o rilanciarsi.

Una sequela di colpi che ricorda la faraonica campagna acquisti del 2008, ma se in quel caso la Fiorentina investì qualcosa come 50 milioni di euro, stavolta l'esborso è "contenuto": circa 17-18 milioni per i cartellini (anche se Cuadrado, Viviano e Della Rocca sono arrivati a titolo temporaneo) di cui buona parte ricavata dalle cessioni. Grazie alle molte operazioni 'low cost' messe a segno con grande abilità dal duo di mercato della Fiorentina, capace di sfruttare situazioni particolari dei giocatori con il loro club o con la scadenza imminente del contratto. Sta nascendo una squadra che fa sognare i tifosi, perchè in un calcio italiano che va ridimensionandosi, la Fiorentina e i Della Valle si stanno muovendo in controtendenza. E perchè soprattutto l'idea di calcio che sta nascendo è un qualcosa di nuovo e che sposa in pieno la richiesta dei tifosi: veder giocare a calcio. Sarà una squadra che proverà ad imporre il suo gioco, che rischierà anche qualcosa, ma che promette di far divertire, forse la prima priorità per il popolo gigliato dopo due annate così.

SIMONE BARGELLINI