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Un Matteo a Firenze… rimasto una leggenda metro-Politano

Il mancato acquisto di Politano in un ruolo cruciale per le idee di Pioli avrebbe potuto dare maggiori garanzie al tecnico viola

Federico Gennarelli

La scorsa estate, in casa Fiorentina c'è stata una vera e propria smobilitazione. Molti nomi importanti hanno lasciato la squadra, infondendo nei tifosi viola non poco sconforto. Gonzalo, Borja Valero, Vecino, Bernardeschi e Kalinic su tutti hanno lasciato il posto ai nuovi arrivati che, almeno in principio, non hanno certo scaldato i cuori della città. Fra questi, con Gil Dias su tutti, Corvino ha tentato di sopperire alle necessità delle fasce con almeno un elemento di buona tecnica che fosse abile ad agire nelle geometrie sia con il 4-3-3 che con il 4-2-3-1.

Fra chi non è però arrivato a Firenze spicca un nome, uno di quelli che forse avrebbe potuto essere l'uomo ad hoc per la squadra viola. Si tratta di quel Matteo Politano a lungo inseguito e corteggiato anche da molte altre pretendenti, ma che alla fine è rimasto al Sassuolo. L'esterno destro classe 1993, mancino e dotato di grande velocità e tiro da lontano, è stato oggetto di discussione più volte sui tavoli del mercato viola: la destinazione gigliata sarebbe stata anche gradita all'entourage e al ragazzo, ma alla fine una "trattativa lunga" e il costo del cartellino non propriamente accessibile hanno condizionato la buona riuscita dell'operazione. Un giocatore giovane, italiano e dai buoni numeri, che nella stagione precedente aveva collezionato 8 reti e altrettanti assist, mettendosi in luce anche in Europa League. Il lungo tira e molla si è concluso con il rinnovo di Politano con il Sassuolo fino al 2022, cinque anni di contratto che, almeno sulla carta, lo allontanano da un'esperienza altrove in tempi brevi.

Intanto, nella stagione corrente e ormai al giro di boa della Serie A, con un Gil Dias a corrente alternata e Chiesa come unica vera garanzia in fascia, l'attaccante neroverde ha già realizzato 3 reti in campionato e una in Coppa Italia contro il Bari su 19 presenze totali, confermandosi fra i giocatori più in forma in un'annata quantomeno decisamente delicata dopo l'addio di Di Francesco. Diventa difficile ipotizzare il suo rendimento effettivo in una Fiorentina comunque tutta da ricostruire, ma la sua duttilità, la capacità di giocare sia nel tridente che da seconda punta e la sua adattabilità tattica avrebbero comunque fatto molto comodo allo scacchiere di Pioli. Fra i giocatori che alla fine non hanno vestito la casacca gigliata è senza dubbio quello che avrebbe potuto ispirare maggiormente il salto di qualità alla squadra.

Tuttavia, con il mercato di gennaio ormai alle porte, Corvino potrà virare su tentazioni comunque competitive e interessanti, anche se il regime di autofinanziamento imposto dalla Proprietà non permette un certo tipo di operazioni. Qualche colpo arriverà, ne siamo certi: non sarà un nuovo Politano, forse, ma il mercato insegna che la sorpresa è sempre dietro l'angolo.

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