Buon Viaggio Dusan,
La lettera del tifoso
Un lettore ci scrive “Buon viaggio Dusan, ma…”
La garbata lettera di un tifoso viola dopo la partenza repentina di Dusan Vlahovic che da oggi è ufficialmente un giocatore della Juventus.
Non mi straccio le vesti per la sua partenza. Mi dispiaccio solo per i modi.
Mi creda, non riuscivo più a esultare ai suoi gol. Giocava con la maglia della mia squadra del cuore ma non ne faceva parte. Era un Ospite momentaneo, precario, con la valigia in mano pronto a indossarne un’altra a me particolarmente invisa.
E come invitare gli amici a cena e lasciare che sia uno di loro a cucinare perché particolarmente bravo. Sicuramente sarà un’ottima cena, ma non sarà mai la mia. Meglio un aglio e olio fatta da me che la lasagna di un Ospite.
Solo Lei e i suoi sodali sapete come esattamente stanno le cose. Noi comuni mortali non le sapremo mai. Non sapremo mai se lei è un ottimo attore oltre che calciatore e tutte le belle parole spese ultimamente erano solo una presa di giro o se invece è, come si vocifera, un povero ragazzo stritolato da un ingranaggio più grosso di lui, vittima di accordi commerciali internazionali che hanno potuto tranquillamente calpestare ogni suo sentire e volontà.
Io so solo che a 70 anni e passa posso dire che nella vita molto spesso si raccoglie ciò che si semina. Quindi nel caso in cui lei sia solo una vittima del sistema me ne dispiaccio e le auguro ogni bene, sperando che possa riuscire un giorno affrancarsi e fare ciò che Lei veramente vuole. In caso contrario prima o poi la legge del contrappasso potrebbe presentarle il conto come recentemente è capitato a un suo fino a ieri ex ed oggi di nuovo suo compagno.
E stia tranquillo, almeno da me quando tornerà a Firenze non riceverà ne fischi ne insulti. E spero faccia altrettanto tutto lo stadio, perché, almeno per il momento, lei non merita l’esternazione di nessun tipo di sentimento.
MARIO TINTORI
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