Eccesso di turnover. C'è anche e soprattutto questo nella sconfitta della Fiorentina ieri sera contro il Verona, la seconda consecutiva in campionato dopo lo 0-3 di Napoli. Montella ha difeso le sue scelte nel post gara sostenendo che la squadra avrebbe meritato di vincere. E su questo concordiamo, perchè se Diamanti non avesse sbagliato il rigore saremmo qui a commentare un successo che avrebbe rilanciato anche le ambizioni Champions. Ma è altrettanto evidente che il tecnico ha schierato una Fiorentina depotenziata, attingendo alle riserve delle riserve e dimostrando di voler dare, palesemente, la priorità all'Europa League. E che il campionato sia ormai l'ultima competizione, nelle gerarchie dell'Aeroplanino, lo testimonia la gestione della rosa che ha attuato da febbraio in poi, cioè da quando le coppe entravano nel vivo.
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Turnover sfrenato, così Montella ha sacrificato il campionato
STUDIO VN: il tecnico viola ha fatto un ricorso alle rotazioni molto più abbondante di Benitez e Allegri. I risultati…
Una rotazione sempre più marcata che, a partire da Sassuolo-Fiorentina del 14 febbraio scorso - secondo quanto abbiamo analizzato -, ha portato Montella a cambiare la media di 6,5 titolari da una partita all'altra, privilegiando le gare infrasettimanali. Con picchi di 8-9 novità, come accaduto ieri sera rispetto al match di giovedì scorso. Un atteggiamento che, insieme a qualche risultato rimarchevole (l'impresa di San Siro con l'Inter, la vittoria con il Milan in rimonta), ha pesato inevitabilmente sui risultati in campionato con alcuni passi falsi come i pareggi con Torino e Udinese o i tonfi con Lazio e Napoli.
Che il turnover sia ormai una prerogativa di tutte le squadre impegnate su tre fronti, è ormai una massima del calcio moderno. Ma forse in casa viola si è un po' esasperato il concetto. Basti pensare, come abbiamo appurato, che persino Benitez - convintissimo praticante della turnazione della rosa e per questo spesso criticato - non osa spingersi così in là. Nel medesimo periodo preso in esame, da febbraio in poi, il tecnico del Napoli ha cambiato mediamente 5,3 giocatori dalla domenica al mercoledì/giovedì di Coppa, e viceversa. E ancor meno si è affidato al turnover Max Allegri, nonostante un rassicurante vantaggio in classifica ormai da diversi mesi. Nelle ultime settimane, prima e dopo gli impegni di Champions League con Borussia Dortmund e Monaco, il mister della Juve ha cambiato appena 3,7 giocatori di media negli 11 titolari.
Decisamente meno di Montella, eppure i risultati non sono certo mancati, anzi. Questione di scelte e di valutazioni che, forse, un allenatore affina con l'esperienza. Deve farsela l'allenatore viola, a cui le qualità non mancano, come ha dimostrato in questi tre anni facendo divertire e rendendo competitiva la Fiorentina ad alti livelli. Ora però c'è bisogno di non vanificare quanto di buono fatto fino a poche settimane fa.
SIMONE BARGELLINI
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