Dall'altare alla polvere, proprio come il Napoleone cantato da Manzoni nel 'Cinque maggio'. Montella e la Fiorentina sono scesi dall'altare creato dal popolo viola dopo la splendida partita contro la Sampdoria e sono finiti rovinosamente nella polvere del dopo Juventus.
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Troppo brutti per essere veri
Partita sbagliata come atteggiamento e sfortunata per gli episodi. L’analisi del direttore Saverio Pestuggia
Come è stato possibile tutto questo? Nel calcio ci sono tante componenti, una delle quali, molto importante è rappresentata dalla testa. Quella della Fiorentina ieri sera era fuori fase mentre gli uomini di Allegri sono scesi in campo caricati al massimo per fare il risultato. E l'hanno fatto.
Poi gli episodi: gol annullato a Salah per una spinta non eclatante a Sturaro, poi rete di rimpallo al 20' e raddoppio al 44'. Sono situazioni che difficilmente ti consentono di recuperare al meglio. E così non è stato per la Fiorentina. Per finire il terzo gol viziatissimo da un fallo in area di Chiellini che ha letteralmente affossato Gonzalo e Alonso.
Allora abbiamo perso per colpa dell'arbitro? No, ma certamente Massa non ci ha aiutato. Come non è stato d'aiuto schierare Savic esterno destro di una difesa a quattro (molti dalla tv non avranno potuto capire bene ma la Fiorentina ha giocato a quattro in difesa) e non è stato il massimo restare con la stessa squadra perdente per 60' senza tentare qualche mossa disperata e imprevedibile.
Detto questo, dimenticare la Coppa Italia e ripartire a testa bassa rituffandosi subito nel campionato. E se è vero che la squadra viola è più forte in trasferta che in casa, domenica a Napoli c'è subito l'occasione per riscattare la delusione cocente patita al Franchi. Sì perché a questo punto l'Europa 2015/16 passa dal campionato o da una difficile vittoria in Europa League. Non dimentichiamocelo.
SAVERIO PESTUGGIA
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