Porte girevoli, sempre e comunque. Montella, nel corso della sua carriera, ha dato segnali forti in questa direzione: una squadra, secondo il suo modo di concepire il calcio, ha bisogno di due portieri che siano più o meno sullo stesso livello. Devono essere il campo, il lavoro e gli impegni a determinare chi scende in campo e chi no. Domenica sera contro il Chievo toccherà molto probabilmente a Tatarusanu. Un po' perché il principio di Montella è venuto meno con la squalifica di Neto, un po' perché Rosati è sì affidabile ma non sul livello di Tatarusanu.
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Tre mesi dopo Tata si riprende la porta, per quanto?
Con l’addio di Neto la Fiorentina deve valutare bene la strategia per il ruolo di portiere…
Il portiere rumeno dunque scenderà in campo tre mesi dopo l'infortunio alla schiena che lo ha tenuto fermo a lungo: l'ultimo gara disputata infatti è Fiorentina-Torino dello scorso 22 febbraio. Arrivato a parametro zero, fino a poche settimane fa sembrava dover essere lui il portiere del futuro. Ad oggi le certezze sono diminuite, al pari della permanenza di Montella. Tata ha ottime capacità che gli hanno permesso di essere titola nella Steaua Bucarest, top club nel suo paese, ma ha avuto una stagione abbastanza travagliata. Nel corso della prossime ore la Fiorentina dovrà scegliere come comportarsi con il proprio numero uno. Le strade da percorrere sono due: trovare un secondo portiere affidabile oppure comprarne uno che possa ripetere il duello con Tatarusanu. Ad oggi l'ipotesi maggiormente in voga è la prima ma sarà determinante anche il parere della guida tecnica della Fiorentina del futuro. Intanto Ciprian è pronto a riprendersi la porta, tre mesi dopo.
STEFANO ROSSI
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